David di Donatello 2017, presentate le candidature

David di Donatello 2017 David di Donatello 2019

Si è svolta a Roma, presso la Casa del Cinema, la presentazione ufficiale delle candidature ai David di Donatello 2017, alla presenza del Presidente ad interim dell’Accademia del Cinema Italiano che assegna il premio, Giuliano Montaldo, di una nutrita rappresentanza di Sky, network televisivo che dallo scorso anno segue in esclusiva l’evento, nonché di ANICA, ANEC e FICE.

 

L’evento si è aperto con il ricordo di Gian Luigi Rondi, Presidente dell’Accademia, scomparso lo scorso anno, che Giuliano Montaldo ha ricordato così: “Come Presidente ad interim sono a disagio pensando di sostituirlo, è insostituibile”, e a chi lo vorrebbe stabilmente alla presidenza ha risposto: “Non vedo bene attori, registi o sceneggiatori in questo ruolo, si potrebbe avere un certo imbarazzo nel votare, anche se si dà un solo voto. Per me è meglio guardare dalla poltrona del cinema cosa fanno i giovani colleghi.”

Il David di Donatello, giunto alla sua 61ª edizione, è a tutti gli effetti il riconoscimento più ambito per il cinema italiano, alla stregua dell’Oscar per la cinematografia americana. A contenderselo quest’anno 99 film usciti in sala nel 2016, dal 29 febbraio al 31 dicembre. Tra questi, la Giuria dell’Accademia ha selezionato i 25 finalisti.

I due film più votati sono stati, a pari merito, La pazza gioia di Paolo Virzì e Indivisibili di Edoardo De Angelis, che portano a casa ben 17 candidature.

La pazza gioia, oltre a concorrere per il miglior film,  la miglior regia e la miglior sceneggiatura originale di Francesca Archibugi e Paolo Virzì, ha due candidate al premio per la migliore interpretazione femminile: Valeria Bruni Tedeschi e Micaela Ramazzotti, affiancate da Valentina Carnelutti, in gara per il riconoscimento come miglior attrice non protagonista. Sono infatti le figure femminili ad animare questa intensa storia di amicizia tra due pazienti di una clinica per disturbi mentali.

Indivisibili è un lavoro altrettanto intenso, che vede protagoniste due gemelle siamesi, poste di fronte alla difficile decisione sulla possibilità di dividersi. Anch’esso candidato ai premi maggiori: miglior film, regia, sceneggiatura originale del regista De Angelis con Nicola Guaglianone e Barbara Petronio, miglior attrice protagonista Angela e Marianna Fontana. Mentre per il ruolo di migliore interprete femminile non protagonista concorre Antonia Truppo.

Nella categoria migliori attrici non protagoniste troviamo anche Valeria Golino (La vita possibile) e Michela Cescon (Piuma).

David di Donatello 2017: tutte le nomination della 61° edizione

Segue con 16 candidature Veloce come il vento di Matteo Rovere, un “piccolo” film che però sembra aver messo d’accordo gran parte della giuria, coniugando genere e autorialità in una storia familiare ambientata nel mondo dei motori. Tra le candidature di maggior peso quella al miglior film  e alla miglior regia, ma anche alla miglior sceneggiatura originale. In veste di miglior protagonista maschile concorre Stefano Accorsi, mentre l’esordiente Matilda De Angelis aspira al premio come migliore protagonista femminile. Domenico Procacci è in lizza in qualità di produttore.

“Solo” 10 le candidature per Fai bei sogni di Marco Bellocchio, tratto dall’omonimo romanzo autobiografico di Massimo Gramellini. Oltre a miglior film e miglior regia, la pellicola concorre nella categoria introdotta quest’anno della miglior sceneggiatura adattata, ma anche per il premio al miglior attore protagonista con Valerio Mastandrea, che cerca la sua terza vittoria, e per la miglior fotografia con Daniele Ciprì.

A contendersi i premi per la migliore opera e regia con i lavori sopra citati c’è un altro “piccolo” film, Fiore di Claudio Giovannesi, storia di un amore tra due giovani detenuti, che vede concorrere come miglior interprete principale l’esordiente Daphne Scoccia e porta a casa altre tre candidature, tra cui la seconda per Valerio Mastandrea, stavolta da non protagonista.

La stoffa dei sogni di Gianfranco Cabiddu, adattamento di due testi di Eduardo De Filippo, ottiene 9 candidature, tra cui quelle per la miglior sceneggiatura adattata, al miglior attore protagonista, Sergio Rubini, al miglior attore non protagonista, Ennio Fantastichini, che vinse nella stessa categoria nel 2010, e al miglior montatore Alessio Doglione.   

La seconda regia di Pierfrancesco Diliberto, In guerra per amore, concorre invece a 7 premi, tra i quali miglior sceneggiatura originale, scenografia, costumi e il David Giovani, il premio che assegneranno oltre 6.000 giovani delle scuole superiori italiane.

Le confessioni di Roberto Andò, un noir che vede protagonista Toni Servillo nei panni di un monaco invitato a presenziare a un G8 dei ministri dell’economia, è in lizza per 5 premi. Servillo concorre per la settima volta al David come miglior interprete principale, avendolo vinto già quattro volte. Pierfrancesco Favino aspira al premio come miglior attore non protagonista. Il film gareggia anche per la miglior sceneggiatura originale e il miglior produttore, Angelo Barbagallo per Bibi Film.

7 Minuti di Michele Placido si ferma invece a due candidature, quella al miglior montaggio con Consuelo Catucci e al David Giovani.

Oltre alle opere dirette da registi già affermati, l’Accademia premia poi il miglior esordio dietro la macchina da presa. A contenderselo nella 61ª edizione dei David sono: Michele Vannucci per Il più grande sogno, storia di riscatto nella periferia romana; Marco Danieli per La ragazza del mondo, che racconta il mondo dei testimoni di Geova attraverso le vicende di una ragazza e di un amore che la spinge alla ricerca della propria identità. Il film vede anche Michele Riondino candidato come miglior protagonista maschile. Aspirano al premio come miglior regista esordiente anche Marco Segato, con il suo noir dalle venature western di ambientazione dolomitica, La pelle dell’orso, Fabio Guaglione e Fabio Resinaro con Mine e Lorenzo Corvino per Wax: We are the X.

Già annunciato, invece, il vincitore del David per il miglior cortometraggio. Il premio è andato a Mario Piredda per A casa mia, ultimo episodio di un film in cinque parti, tutte selezionate tra i finalisti, che racconta, prevalentemente per immagini  e con stile rigoroso, l’asprezza e la bellezza di un’isola come la Sardegna e una piccola grande storia di tenacia e speranza.

Per sapere chi porterà a casa gli altri David di Donatello 2017 si dovrà attendere poco più di un mese, dal momento che la proclamazione dei vincitori avrà luogo lunedì 27 marzo. A condurre la serata evento, trasmessa in diretta su Sky Cinema Uno e su altri tre canali del network, di cui uno dedicato, anche quest’anno ci sarà Alessandro Cattelan. La cerimonia di premiazione sarà visibile anche in chiaro su TV8.

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