Pasolini, intervista a Abel Ferrara: “…mi sono avvicinato al mio maestro”

Riccardo Scamarcio, Ninetto Davoli, Abel Ferrara e William Dafoe
Riccardo Scamarcio, Ninetto Davoli, Abel Ferrara e William Dafoe a Venezia © Cinefilos.it

Αbel FerraraE’ arrivato stamattina al lido per presentare il suo ultimo personalissimo film Pasolini, parliamo ovviamente del regista italo-americano Abel Ferrara, ormai a suo agio a lavorare nel bel paese considerate le ultime esperienze.

 

Il regista assieme al suo protagonista William Dafoe ha rivelato quanto di personale c’è nel suo film: “Sono cresciuto vedendo i suoi film e certo lui non è cresciuto vedendo i miei. Io sono buddista e il mio insegnamento è che si medita sul proprio maestro: io ho assorbito il suo lavoro e facendo questo film, incontrando le persone che lo hanno amato e conosciuto e dirigendo Ninetto (Davoli ndr), mi sono avvicinato al mio maestro”.

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Il regista de Il Cattivo Tenente ha continuato: “Ho scoperto Pasolini molto giovane vedendo i suoi film al cinema. Per noi ragazzini italoamericani gli eroi erano Belmondo, Delon, ma anche Ninetto Davoli e Franco Citti, i suoi attori, allora non c’erano ancora Pacino o De Niro in cui identificarci”.

Ha svelato inoltre quale fosse il primo film pasoliniano visto, Il Decameron: “L’ho rivisto quattro mesi fa e tutte le volte mi colpisce alla stessa maniera, è una grande dichiarazione di libertà personale, un capolavoro”. Secondo il regista “il grande cinema italiano nato dopo la II guerra Mondiale è finito con la morte di Pasolini. Quella è stata un’epoca straordinaria, con maestri come Fellini Rossellini, De Sica, che lavoravano tutti insieme qui a Roma”.

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