Candidato a Sorpresa: recensione del film

Candidato a Sorpresa

Il regista di Ti Presento i Miei, Jay Roach, ritorna al cinema Candidato a Sorpresa è confeziona una commedia senza esclusione di colpi su una campagna elettorale davvero surreale, che vede protagonisti due degli attori comici più bravi che il cinema contemporaneo americano possa offrire. Molto diversi anche fisicamente, Ferrell e Galifianakis offrono uno spettacolo davvero esilarante nei panni dei due diversissimi seppure alla fine simili candidati che faranno di tutto per vincere le elezioni nel proprio distretto.

 

Una campagna elettorale così scorretta sembra quasi far impallidire quelle di casa nostra, che però hanno in comune, con questa cinematografica, la totale noncuranza per il programma politico e l’unico scopo di demolire l’immagine del contendente. Sembra che anche oltreoceano le cose non siano poi tanto diverse da qui, e in odore di presidenziali statunitensi, il film cade veramente a pennello, dal momento che già in casa ha incassato tantissimo, innalzandosi a successo della stagione estiva.

Candidato a Sorpresa, il film

In Candidato a Sorpresa Cam Brady (Will Ferrell) è un deputato perfetto: abiti elegante, grande eloquenza, bella moglie e figli perfetti. Marty Higgins (Zach Galifianakis) è un perfetto perdente: indossa sempre maglioncini fatti a mano con disegni appariscenti, è un po’ cicciottello, è sempre gentile e remissivo. Quando il primo si troverà a fronteggiare un mini sex gate alla vigilia delle elezioni, il secondo verrà arruolato dalla parte opposta, finanziato da industriali senza scrupoli, per concorrere contro di lui alla carica di deputato. Il candidato a sorpresa Marty si rivelerà però un osso molto più duro di quello che Cam aveva pensato all’inizio.

La fisicità di Galifianakis si è imposta al pubblico con Una Notte da Leoni, e ora l’attore è un vero e proprio vulcano, che fa ridere ad ogni gesto, ad ogni battuta, persino doppiato il suo straordinario appeal comico non viene intaccato. Lo stesso dicasi per Ferrell che però ha un approccio più rigido, così come richiede il suo personaggio. Molto presente nella trama anche il riferimento alla crisi economica, all’invasione del mercato cinese e agli industriali senza scrupoli, perfettamente incarnati da John Lithgow e Dan Aykroyd, elementi che si collegano a doppio filo ed in maniera sempre più clandestina con la politica di tutto il mondo.

Candidato a Sorpresa è una commedia che fonda sui tempi comici la sua genialità, regalando allo spettatore 90 minuti di puro intrattenimento, senza però rinunciare alla critica sociale con feroce ironia che purtroppo nel finale si risolve nel semplicistico e, forse, necessario buonismo da commedia americana.

- Pubblicità -