Capitan Harlock 3D recensione film

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Capitan Harlock 3DRiportare in vita un personaggio leggendario e riscriverne la storia per rinascere sul grande schermo un cult che era appannaggio di manga e anime. Il più importante personaggio di Leiji Matsumoto rirende vita in Capitan Harlock 3D, e ci regala 107 minuti di grande intrattenimento dal sapore epico, come solo le grandi saghe sanno fare.

 
 

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Harlock Space Pirate recensione posterCostretti a fuggire da una terra devastata, gli esseri umani hanno ormai esaurito tutti gli angoli della galassia. La Terra è ora diventata la risorsa più preziosa e sono intenzionati a tornare lì. Tuttavia negli anni di pellegrinaggi nell’universo sono diventati troppo numerosi per il Pianeta, e così si scatena una guerra per decidere chi ha ancora il diritto di approdare sul pianeta azzurro.La corrotta Coalizione Gaia governa il genere umano nelle diverse galassie e decide di far diventare la Terra un luogo sacro e inviolabile, da adorare e non da vivere. La Homecoming War è sanguinosissima e alla fine Gaia vince, mettendo in fuga il temerario pirata spaziale Harlock che continuerà per 100 anni a combattere contro gli usurpatori sulla sua portentosa Arcadia.

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Iconograficamente il film riprende alla perfezione il personaggio principale: un uomo oscuro e affascinante, dotato di grande carisma e di profonda dedizione alla sua causa. I personaggi di contorno, e il vero protagonista, Logan, sono tutti affascinati e volenti o nolenti guidati e condizionati da lui e dal suo mistero. Tuttavia il film si articola su una sceneggiatura un po’ debole, che non sempre lascia le idee chiare e impedisce al film di essere un vero capolavoro, perchè, per il resto,  Capitan Harlock 3D è uno sci fi con i fiocchi, che strizza l’occhio alla fantascienza più nota (Star Wars e Star Trek) e ripropone i character design di Final Fantasy, lasciandoci ammirati davanti ad un’animazione strepitosa.

I ritmi della narrazione, la regia immersiva (aiutata da un buon 3D), la musica potente e poetica e anche l’universalità dei temi trattati, fanno di questo film, diretto da Shinji Aramaki, un grande esempio di animazione, un ottimo prodotto di intrattenimento e un regalo ai nostalgici che si divertiranno a rivedere in grande stile l’iconico personaggio (non la storia, attenzione!).

Chiara Guida
Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice di Cinefilos.it, lavora come direttore della testata da quando è stata fondata, nel 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.

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