Cattivissimo me 4: recensione del nuovo capitolo della saga

Al cinema dal 21 agosto, il film pone Gru alle prese con la genitorialità e con un antagonista del suo passato.

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Tra i tanti appellativi che si possono dare a questo 2024 cinematografico, c’è sicuramente quello di “anno dei grandi ritorni nel cinema d’animazione”. Dopo aver accolto con entusiasmo la quarta avventura del panda Po in Kung Fu Panda 4 e con ancor più clamore il ritorno delle emozioni di Inside Out 2, ecco ora tornare sul grande schermo uno dei personaggi più amati che il cinema animato ci ha regalato negli ultimi 15 anni: Gru, l’amabilissimo protagonista di Cattivissimo me. Dopo aver esplorato le sue origini in Minions 2 – Come Gru diventa cattivissimo, eccolo ora di nuovo adulto in Cattivissimo me 4.

 
 

Un franchise ormai inarrestabile quello di Cattivissimo me, con 6 film in totale è oggi quello dai maggiori incassi nella storia del cinema d’animazione. Un entusiasmo che si rigenera dunque film dopo film e che ha visto anche questo quarto capitolo ottenere ampi consensi nei paesi dove è già uscito in sala. Il motivo è da ritrovarsi però non solo nella brillante comicità che anche in questo caso si offre, bensì sulla rinnovata capacità di questo franchise di affrontare dinamiche delicate e coinvolgenti quali la paternità e il desiderio di protezione della propria famiglia.

La trama di Cattivissimo me 4: il ritorno di Gru

Dopo aver salvato il mondo numerose volte, Gru e Lucy (voci italiane di Max Giusti e Carolina Benvenga) insieme alle tre figlie (Margot, Edith e Agnes) hanno messo su famiglia, con la nascita del primo figlio maschio Gru Jr. che non vede di buon occhio il padre. Tuttavia, quando il famoso super cattivo Maxime Le Mal (voce italiana di Stefano Accorsi) evade di prigione insieme alla sua partner/fidanzata Valentina e giura vendetta su Gru, lui è costretto a scappare con la sua famiglia e nascondersi sotto nuove identità, sperando di trovare un modo per fermare questo nuovo nemico.

Cattivissimo Me 4 Villain
© Illumination Entertainment and Universal Studios. All Rights Reserved.

Gru tra genitorialità e crimine

Se il primo film era incentrato sul rapporto tra Gru e le sue tre figlie adottive, il secondo su quello con l’ammaliante Lucy e il terzo su quello con il biondissimo fratello Dru, questo Cattivissimo me 4 richiama il protagonista al difficile ruolo di padre. Padre però non solo di Margot, Edith e Agnes, bensì anche di un nuovo arrivato che richiederà al simpatico Gru di doversi reinventare nuovamente sotto questo aspetto. Il film porta dunque avanti un ulteriore esplorazione del tema della famiglia, coerentemente con quanto fatto dai precedenti lungometraggi.

In questo caso, troviamo un Gru realmente spaventato e preoccupato dall’idea di non riuscire a proteggere le persone che ama come vorrebbe. Timori evocati dalla presenza del minaccioso oltreché inquietante Maxime Le Mal. Grazie a questo nuovo antagonista, che si afferma anche come il più pericoloso tra quelli ad oggi affrontati da Gru, si va infatti ad esplorare il desiderio di protezione e la consapevolezza di poterlo perseguire solo affrontando i propri demoni del passato.

E demone dal passato Maxime Le Mal lo sembra davvero – per motivi che non sveliamo in questa sede -, permettendo così il susseguirsi di una serie di situazioni a loro modo funzionali nel portare avanti questi temi. Naturalmente, però, nell’ora e mezza di durata di Cattivissimo me 4 sono le gag e le imprevedibili situazioni comiche a farla da padrone, più che una trama generale anzi piuttosto esile. Ma ad ogni modo, i Minions – usati qui con maggior parsimonia – divertono il giusto, mentre Gru continua ad essere un personaggio comico di grande valore.

Cattivissimo me 4 baby
© Illumination Entertainment and Universal Studios. All Rights Reserved.

Cattivissimo me 4 e il valore aggiunto dal doppiaggio italiano

Il merito è in buona parte di Max Giusti, il cui lavoro vocale sul personaggio continua ad affinarsi, arrivando a sfumature e tonalità capaci di accentuare ulteriormente situazioni già comiche. È così che anche stavolta con Gru si ride e ci si emoziona, mentre stupisce il lavoro svolto da Stefano Accorsi su Maxime Le Mal: una voce trasformata, quasi irriconoscibile, che rende perfettamente la follia – ma anche gli aspetti più buffi – del suo personaggio. Ma la verità è che l’intero cast di doppiatori italiani si conferma come uno dei tanti elementi di pregio di un film che diverte, emoziona e conferma questo come uno dei franchise più interessanti degli ultimi anni.

Cattivissimo me 4
2.5

Sommario

Cattivissimo me 4 diverte ed emoziona, offrendo situazioni comiche particolarmente buone e un’ulteriore esplorazione di quelle tematiche proprie del franchise, dalla paternità alle fragilità umane. Il film viene sì rallentato da una narrazione piuttosto esile, quasi fin troppo episodica, ma riesce comunque a presentare elementi di pregio, con il doppiaggio italiano come valore aggiunto.

Gianmaria Cataldo
Gianmaria Cataldo
Laureato con lode in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza e iscritto all’Ordine dei Giornalisti del Lazio come giornalista pubblicista. Dal 2018 collabora con Cinefilos.it, assumendo nel 2023 il ruolo di Caporedattore. È autore di saggi critici sul cinema pubblicati dalla casa editrice Bakemono Lab.

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