DC League of Super-Pets, la recensione del film WB

DC League of Super-Pets recensione

Inutile nascondersi, a prescindere da trailer e lanci promozionali per un film come DC League of Super-Pets sarebbe impossibile farlo, e tra centinaia di titoli che promettono sorprese o colpi di scena quello di Jared Stern – al cinema da giovedì 1 settembre, distribuito da Warner Bros. Pictures – è sicuramente uno dei più classici film per tutta la famiglia in circolazione. Ovviamente, preferibilmente per famiglie nelle quali i genitori abbiano avviato i figli alla passione per i fumetti, e si abbia un minimo di dimestichezza con i cinecomic di Marvel e DC Comics.

 

Per famiglie appassionate di Marvel e DC Comics

La scelta di campo tra le due è dichiarata, esplicitamente, sin dal titolo, ma i riferimenti alla concorrenza – da Iron Man ai Fantastici 4 e Thor – non mancano. Sempre con leggerezza e con il sorriso, che accompagna gli spettatori in questa avventura edificante e parodistica nella quale i più grandi faranno fatica (ma non troppa) a riconoscere le voci di Maccio Capatonda (scelto come doppiatore di Asso, il “Bavoso” ribattezzato “Bat-Segugio” per incoraggiare all’affiliazione con Batman) e Lillo, per il supercane protagonista, Krypto.

Che vediamo in una profonda crisi di fiducia, dopo un inizio idilliaco che ci racconta del rapporto speciale stretto con il suo celebre padrone, Superman. Li vediamo condividere gli stessi superpoteri e combattere fianco a fianco il crimine nella città di Metropolis. Almeno fino a che qualcosa li divide… Più che il rapporto con Lois Lane, è sicuramente il rapimento del kriptoniano e della Justice League a spingere Krypto a convincere un improvvisato gruppo di animali domestici – composto dal suddetto Asso, la maialina MP, Merton la tartaruga e lo scoiattolo Chip – a mettere a frutto gli strani superpoteri che il piano della perfida Lulu gli ha imprevedibilmente regalato.

DC League of Super-PetsUna Origin Story che guarda al futuro

Un brevissimo accenno alle origini (rivisitate) della presenza di Krypto al fianco del piccolo Kal-El, che rimanda visivamente – e non solo – al Superman originale di Richard Donner del 1978, pone le premesse per una incongruenza successiva, figlia della scelta di dare una storia ‘Super’ anche al quadrupede eroe protagonista. Niente di grave, per quanto sarebbe stato evitabile, soprattutto per l’esistenza di una ampia letteratura sul personaggio e di una Origin Story che si è voluto cambiare. Probabilmente per coerenza con la moderna sensibilità e con la centralità del discorso contro la sperimentazione animale.

Filologia a parte, senza insistere sull’opportunità di aderire a un canone forzato di apparentamento tra Super Pets e supereroi, per altro quelli della già non troppo fortunata Justice League, ed evitando di sottolineare l’inevitabile “l’unione fa la forza”, sono naturalmente i temi più ‘animalisti’ (abbandono ed egoismo umano inclusi) a colorare questo insolito e divertente team-up. Da un lato, costruito per i più piccoli e popolato da personaggi a loro dedicati, dall’altro, capace di offrire – cosa rara nei film ‘dei grandi’ – un convincente scontro One on One e poi un equilibrato conflitto finale, pur affollato come forse solo nel franchise degli X-men.

In questo senso, quello che approderà anche su piattaforma con il VG “DC League of Super-Pets: Le avventure di Krypto e Asso” è un vero film di supereroi, anche se resta la curiosità di cosa potrebbe riservarci uno sfruttamento maggiore di un personaggio fino a ora relegato ai singoli camei nella Titans di Netflix, nella quarta stagione di Smallville o nelle animazioni come Superman/Batman: Apocalypse e Justice League Action. O migliore, come – vogliamo credere – avremmo potuto vedere nello script di Kevin Smith per il Superman diretto da Tim Burton.

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