Così come la città dove è situata, la New York Public Library è uno degli edifici più cari al cinema americano. Teatro di tantissime scene culto, distrutta più volte nei vari disaster movie (e cinecomic) nel corso degli anni, la libreria diventa finalmente protagonista di un lungometraggio. Ex Libris: New York Public Library è l’ultimo documentario di Frederick Wiseman, presentato alla 74esima Mostra del cinema di Venezia in Concorso.
Uno dei più grandi cineasti viventi si addentra nel sontuoso edificio di marmo bianco per raccontare la libreria in tutta la sua vitalità. Non solo scaffali di tomi polverosi e vecchie bibliotecarie. L’immaginario collettivo viene completamente svecchiato e il pubblico, o almeno coloro che non hanno mai frequentato la biblioteca, viene messo a parte di una realtà brulicante di iniziativa, attività, aspetti.
Ex Libris: New York Public Library
Gli unici personaggi ricorrenti nel lungo documentario, oltre tre ore, sono i responsabili, impegnati nelle loro attività professionali, ma il resto del film si snoda in una specie di successione di cortometraggi che raccontano sezioni della vita dell’edificio. Conferenza, lezioni, progetti di digitalizzazione: ogni attività è osservata da vicino e raccontata con il solo espediente della manifestazione. Wiseman guarda con curiosità una stanza, una conferenza, e poi, come se fosse annoiato o curioso di altro, passa oltre, concentrandosi su un’altra iniziativa.
Il risultato è un flusso di piccoli racconti, piccole parentesi che mettono a parte lo spettatore di argomenti disparati, toccati con grande puntualità e competenza perché ripresi dagli esperti che nella biblioteca tengono incontri e lezioni aperte al pubblico. Ex Libris: New York Public Library si pone l’intento di raccontare un mondo vasto e complesso attraverso il linguaggio del cinema un luogo che proprio con il cinema è entrato nell’immaginario collettivo. Il risultato è un documento di straordinario interesse, basta avere la pazienza di goderlo fino in fondo.