Fast & Furious 9 recensione

La famiglia, si sa, non si distrugge, può solo trasformarsi. Lo sanno bene i protagonisti della saga di Fast & Furious, che negli anni hanno visto andare e venire numerose personalità, formando sempre di più un nucleo famigliare che sfida limiti e confini. Giunti al nono capitolo del franchise da record, questi personaggi si trovano infatti sempre più a lasciarsi alle spalle le ruggenti e luccicanti auto da corsa in favore di una vita più tranquilla in cui potersi dedicare maggiormente ai figli e all’amore. Fast & Furious 9, diretto da Justin Lin (già regista di tre precedenti capitoli della saga), è dunque un momento di passaggio, che avvicina sempre più la serie alla sua conclusione e porta avanti una serie di trasformazioni intraprese già nei precedenti capitoli.

 

Che la famiglia sia diventata sempre più centrale nella saga è ormai noto e questo nono capitolo esalta ancor di più tale tematica introducendo una significativa presenza giunta dal passato di Dominic Toretto (Vin Diesel). Si tratta di Jacob Toretto (John Cena), un fratello rinnegato e cresciuto nel mondo dello spionaggio, deciso ora ad attuare un piano di stampo terroristico con cui soggiogare l’intero mondo. Per fermarlo, Dominic dovrà dunque abbandonare il ruolo del genitore per tornare a guidare la propria squadra tra spericolati inseguimenti e vicende oltre ogni limite. Allo stesso tempo, però, egli dovrà affrontare i fantasmi del suo passato, ripercorrendo il complesso rapporto con il fratello e gli eventi che li hanno divisi.

Fast & Family, una saga in continua evoluzione

A dieci anni esatti dal primo capitolo della serie è possibile identificare una serie di differenze che portano Fast & Furious 9 ad essere profondamente diverso da tale capostipite. Il lungometraggio del 2001 era profondamente incentrato sulle corse clandestine di automobili, con queste come grandi protagoniste e simbolo del film. Con il susseguirsi dei film, il cuore della serie si è invece sempre più spostato da una parte verso i personaggi e i loro rapporti, e dall’altra verso l’azione più folle e sregolata possibile. Capitolo dopo capitolo entrambi questi elementi hanno assunto proporzioni sempre maggiori, che per i fan più accaniti dei primi film hanno però portato ad uno snaturamento di ciò che era in origine la saga.

Ma, come detto in apertura, proprio come una famiglia anche Fast & Furious si è inevitabilmente trasformato. Questo è certamente un bene, poiché, nonostante l’introduzione di un familismo religioso particolarmente melenso, ha portato la saga ad un’evoluzione che va di pari passo con quella compiuta dai suoi protagonisti. Si avverte sempre di più un arco di trasformazione che permette di appassionarsi alle avventure di Dominic e della sua squadra, rendendoli umani nonostante le loro gesta da veri e propri supereroi. Ciò ha però portato anche all’introduzione di una serie di storie più intime, che rischiano di far frenare bruscamente il ritmo generale. In Fast & Furious 9, però, tale problematica viene risolta legando strettamente il dinamico presente allo struggente passato.

Fast & Furious 9 Vin Diesel
Vin Diesel e John Cena in una scena di Fast & Furious 9

Fast & Furious 9: la recensione del film

Portandoci ad esplorare il passato di Dominic, comprendiamo molto di più su di lui, sul suo desiderio di avere accanto a sé una famiglia da amare e da cui sentirsi amato. Questi flashback disseminati per lungo tutto il film diventano dunque funzionali al racconto generale, rendendolo più appassionante. Ciò fa di questo nono uno dei capitoli più affascinanti e complessi della saga, pur costringendo sempre più i suoi spettatori a dover sospendere ogni possibile ricerca di logica e realisticità. Le sequenze d’azioni sono sempre più esplosive, dinamiche, tendenti al caos e all’irrealistico, ma giudicarle in base a ciò sarebbe altrettanto sbagliato. L’unico metro di giudizio sembra dover essere relativo all’intrattenimento offerto e da questo punto di vista Fast & Furious 9 non si smentisce.

Nel corso delle due ore e venti di visione ci si diverte, ci si emoziona e ci si stupisce di sequenze d’azione magnificamente coreografate. In tutto ciò spiccano in particolare il nuovo entrato Cena, che porta il suo grandissimo carisma dal ring di wrestling al grande schermo, e Tyrese Gibson nel ruolo di Roman Pearce, a cui sono affidati i momenti più comici del film. Così si costruisce dunque un capitolo che porta a nuovi livelli le tematiche e le caratteristiche dei precedenti film, con la consapevolezza di scontentare qualcuno e accontentare qualcun altro. In attesa di quelli che sembrano essere i due sequel conclusivi della serie, si può dunque godere di Fast & Furious 9 come un blockbuster estivo di buon intrattenimento.

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Gianmaria Cataldo
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Gianmaria Cataldo
Laureato in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è un giornalista pubblicista iscritto all'albo dal 2018. Da quello stesso anno è critico cinematografico per Cinefilos.it, frequentando i principali festival cinematografici nazionali e internazionali. Parallelamente al lavoro per il giornale, scrive saggi critici e approfondimenti sul cinema.
fast-furious-9-vin-dieselFast & Furious 9 porta avanti dinamiche già presenti nei precedenti capitoli della saga, puntando sempre di più sulla famiglia e sulla folle azione. Pur rischiando di eccedere con un melenso sentimentalismo, questo nono titolo si afferma come uno dei più affascinanti, tanto per l'intrattenimento offerto quanto per le emozioni messe in gioco.