George Hencken
racconta con mano ferma la storia di uno dei gruppi più famosi
degli anni 80, gli Spandau Ballet. Da quando erano
un gruppo di ragazzi della working class londinese fino a divenire
i creatori di un fenomeno musicale globale e a rinnegare quei
principi che si erano riproposti all’inizio, infervorati dalla loro
ingenua brama di divenire delle pop star e di andare in
televisione, ospiti della celebre trasmissione Top of the Pops,
dove sognanti ammiravano i loro idoli tutti i martedì sera.
Attraverso filmati inediti della band e materiale recentemente scoperto, Hencken catapulta nel cuore di vent’anni di storia, raccontando il panorama culturale e politico inglese. Dai Sex Pistols al matrimonio di Carlo e Diana, dal glam rock di David Bownie all’ascesa di Margaret Thatcher, dal giubileo della regina Elisabetta a Boy George, dalla voce roca di Rod Stewart alla caduta del muro di Berlino.
Spandau Ballet il
Film non è un film solamente sugli Spandau
Ballet, ma una storia di amicizia, di voglia di vivere e
del dolore inevitabile che il successo spropositato alla fine
comporta. Si parte dai primi gruppi scolastici fino ai concerti al
Blitz e al lancio di una nuova stravagante moda, poi i primi
successi, fino ad arrivare alla fama mondiale e alla loro rivalità
con l’altro grande gruppo di quegli anni, i Duran Duran. E infine
l’inevitabile scioglimento, le grane legale per questioni di
diritti, l’allontanamento verso altre attività, come quella di
attore per il chitarrista e autore dei testi Gary Kemp.
Ma c’è anche un lieto fine, ovvero il riunirsi degli Spandau Ballet, risalente a pochi anni fa e l’inizio di una nuova stagione di tour in giro per il mondo, appesantiti dall’età e dai chili di troppo (soprattutto Tony Hadley), con il volto segnato dall’esperienta e da una vita bruciata troppo in fretta, ma comunque giovani nell’anima, alla ricerca impossibile di quell’entusiasmo che li portò a scrivere un pezzettino di storia del pop made in UK.