La sindrome di Peter Pan che da sempre sembra preoccupare Fausto Brizzi, ritorna prepotentemente in questa sua ultima opera, Forever Young, scritta dal regista e dal suo ormai abituale sceneggiatore Marco Martani. Come d’abitudine, la pellicola è una commedia corale nella quale si intrecciano diverse storie parallele, molte delle quali forse pleonastiche e poco incisive (si veda la vicenda di TeocoliFresi, che manca di mordente e originalità).

 

Ma il fulcro principale si può individuare nelle vicende di Giorgio (Fabrizio Bentivoglio), neo cinquantenne che, non badando troppo agli anni che porta, tira tardi in discoteca e si diletta, poi lamentandosene, in prestazioni amorose con la fidanzata ventenne. Attorno a lui si svolgono le vicende dei personaggi di Lillo (all’anagrafe Pasquale Petrolo), di Sabrina Ferilli e di Luisa Ranieri, tutti impegnati nel dimostrare ostinatamente la propria (ormai passata) giovinezza.

Forever Young, il film

Il mondo piccolo borghese di Brizzi pare costituito esclusivamente di problemi di cuor “leggero”, dove l’ipocrisia dilagante delle persone è sottolineata dall’uso di termini perbenisti (“Non siamo vecchi, siamo maturi!” – esclama Bentivoglio ad inizio film). Ciò che più irrita è la stereotipizzazione dell’essere umano, dove i “vecchi” amano i film di Woody Allen mentre una gioventù odiosa e poco realistica è rappresentata da una massa di inetti che non conosce l’esistenza della pasta fatta in casa o di classici musicali senza tempo.

Eppure nel complesso la commedia di Brizzi risulta un godibile divertissement, dove anche allo spettatore più restio viene strappata una risata in virtù di quell’inclinazione al luogo comune tipica della cultura italiana, aiutata per altro da una colonna sonora scontata ma che colpisce nel segno (da Bonnie Tyler ai Supergrass, dai The Buggles fino ad arrivare alla Forever Young degli Alphaville che dà il titolo al film e qui rivisitata da Nina Zilli).

E se tra un cliché e l’altro si inserisce anche la piacevole visione di una Roma da cartolina, la pellicola fa centro anche grazie ad una messa in scena azzeccata e alla buona resa recitativa degli attori sui quali spiccano gli spassosi camei di Nino Frassica e Riccardo Rossi.

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