Il giorno in più: recensione del film con Fabio Volo

Il giorno in più recensione film

Trainato dalle polemiche sorte intorno alla mancata proiezione del 27 Novembre scorso al Torino Film Festival, viene presentato a distanza di un giorno qui a Roma in anteprima il nuovo film tratto dal best seller omonimo di Fabio Volo, Il giorno in più.

 

La storia, apparentemente “surreale” per certi aspetti, è quella di Giacomo Pasetti (Fabio Volo), un quasi quarantenne apparentemente affetto da quella che tutti chiamano “sindrome di Peter Pan”. Ma cambia quando, sul tram che prende tutte le mattine, il suo sguardo si incontra con quello di una misteriosa ragazza (Isabella Ragonese) e ne rimane talmente affascinato da proiettare, quasi per gioco, su di lei i caratteri di una donna immaginaria: le dà un nome fittizio, Agnese, e comincia a convincere il resto del mondo dell’esistenza di questa donna che lo ha fatto capitolare. Ma all’improvviso accade l’imprevedibile: la misteriosa “lei” sul tram si avvicina e tenta di conoscerlo.

Il giorno in più, il film

Ma nonostante le difficoltà la loro prova per il grande schermo sembra più che riuscita: il  film si presenta come una classica “rom-com” che parla di sentimenti ma… non indugia nel sentimentalismo; scorrevole e mai banale, merito dei dialoghi brillanti, riesce a far dimenticare allo spettatore quegli aspetti più “surreali” e cinematografici della vicenda (che la allontanano dalla verosimiglianza con la realtà) grazie alle forti caratterizzazioni dei personaggi di Giacomo e Michela ma pure dei comprimari che ruotano intorno al loro microcosmo. Si parla di amore in questa pellicola, ma non solo: si parla dell’amore ai tempi della crisi, che è una crisi globale, che investe i ruoli e le strutture sociali; i due protagonisti incarnano i dubbi e le ansie di una generazione di passaggio, che vuole prima di tutto lottare per l’affermazione di sé come individuo all’interno della caotica vita odierna, e che è talmente impegnato nella ricerca spasmodica del proprio posto nel mondo da non avere tempo di pensare a “qualcun altro”, a un compagno/a, relegando così la sfera del sentimento a un secondo piano apparentemente meno necessario.

Gran parte del fascino de Il giorno in più risiede, inoltre, nella scelta accattivante delle location: Milano e New York, due metropoli caotiche ed indifferenti, la seconda addirittura è una sorta di “non luogo” cinefilo e urbano in cui tutto può davvero succedere inaspettatamente. Naturalmente questa pellicola  ha un debito forte con la ricca tradizione della commedia sentimentale americana ed inglese a cui rimanda continuamente, tirando in ballo film di culto come Harry ti presento Sally di Rob Reiner o pellicole più recenti dal fascino fortemente indie come (500) giorni insieme di Marc Webb.

Il giorno in più uscirà nelle sale italiane il 2 Dicembre 2011 e si appresta a richiamare al cinema un pubblico composto da amanti delle commedie brillanti e, naturalmente, da tutti coloro che hanno letto il libro e si sono letteralmente “innamorati” della storia di Giacomo e Michela.

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Ludovica Ottaviani
Ex bambina prodigio come Shirley Temple, col tempo si è guastata con la crescita e ha perso i boccoli biondi, sostituiti dall'immancabile pixie/ bob alternativo castano rossiccio. Ventiquattro anni, di cui una decina abbondanti passati a scrivere e ad imbrattare sudate carte. Collabora felicemente con Cinefilos.it dal 2011, facendo ciò che ama di più: parlare di cinema e assistere ai buffet delle anteprime. Passa senza sosta dal cinema, al teatro, alla narrativa. Logorroica, cinica ed ironica, continuerà a fare danni, almeno finché non si ritirerà su uno sperduto atollo della Florida a pescare aragoste, bere rum e fumare sigari come Hemingway, magari in compagnia di Michael Fassbender e Jake Gyllenhaal.