Il Lato Positivo: recensione del film di David O. Russell

Il Lato Positivo

Il Lato Positivo ha trionfato all’ultimo Festival di Toronto, portandosi dietro uno strascico di successo e gradimento non comuni, il suo regista è stato plurinominato agli Oscar (regia, film e sceneggiatura) così come il poker di attori che ne rappresentano i principali personaggi.

 

Il film in questione è Il Lato Positivo – Silver Lining Playbook, e potrebbe davvero essere il protagonista della prossima (domenica) notte degli Oscar. Il protagonista è Pat, un Bradley Cooper davvero in forma, che soffre di bipolarismo e sta cercando di uscirne grazie all’aiuto della sua famiglia, del suo terapista e di Tiffany (Jennifer Lawrence), una donna che come lui vive un grande disagio emotivo. In mezzo a loro ci sono Robert De Niro e Jackie Weaver, rispettivamente i genitori di Pat, che cercano in tutti i modi di fargli togliere dalla testa la moglie Nikki, vittima di un’aggressione proprio da parte del marito in preda ad uno dei suoi attacchi di rabbia.

David O. Russell parte dal romanzo di Matthew Quick e realizza una sceneggiatura basata su dialoghi rapidi e brillanti, efficaci soprattutto grazie alla straordinaria bravura di tutti gli attori, la Lawrence su tutti, che questa volta corre davvero il rischio di vincere il suo primo Oscar da protagonista, dopo la nomination per Un Gelido Inverno. La scelta di Russell nell’adattare per lo schermo il romanzo di Quick è stata quella di semplificare e rendere lineari delle dinamiche psicologiche che nella realtà risultano invece ostiche, difficili da comprendere figuriamoci da superare.

L'orlo argenteo delle nuvoleI personaggi, alle prese con profonde nevrosi, si liberano così come d’incanto da tutto il loro bagaglio di dolore e ritrovano la serenità grazie alla condivisione della reciproca compagnia. Il finale del film, per quanto romantico, rischia però di essere troppo semplicistico, di banalizzare la malattia mentale, vero e proprio gigante mostruoso da affrontare. Ma questa è stata probabilmente la scelta registica di voler realizzare una commedia, che nonostante le difficoltà vissute dai personaggi, riesce a condurli sani e salvi alla fine (o all’inizio?) della loro storia. Come al solito la regia di Russell segue i suoi personaggi, li pedina nei loro spostamenti esagerando talvolta con carrellate rapide che sembrano più adatta ad altri generi cinematografici.

Il Lato Positivo è un film godibile, forse sopravvalutato, ma che concede una felice compagnia per un paio d’ore; non aspettatevi un grande capolavoro, perché il finale melenso mina quello che poteva essere davvero un gioiello, ma senza dubbio si tratta di un buon film che fa della grandissima recitazione il suo punto forte.

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