Il mio amico pinguino è tratto da storia vera, quella dell’insolita e sincera amicizia tra un uomo e un pinguino di Magellano. Questo film, presentato in anteprima quest’anno al Giffoni Film Festival nella categoria Elements +6, vede per protagonista l’attore francese Jean Reno ma anche Adriana Barraza, l’attrice messicana candidata all’Oscar per la sua indimenticabile interpretazione in Babel di Alejandro González Iñárritu.
Cosa racconta Il mio amico pinguino
Questo lungometraggio di David Schurmann, regista brasiliano dalle origini tedesche, si ispira all’incredibile racconto avvenuto nella Primavera 2011 quando un signore brasiliano di nome João Pereira de Souza trovò sulla spiaggia un pinguino stremato e sporco di petrolio. Per chi ha letto o ha visto il film d’animazione La gabbianella e il gatto ricorda benissimo quanto può essere letale in generale per gli animali quel liquido oleoso ma per fortuna il pinguino di Magellano incontrò João che si prese cura di lui fino a quando non si rimise in salute e tentò di liberarlo vicino a un’isola locale. L’animale però poche ore dopo tornò dal suo amico umano e rimase lì fino all’Inverno per poi partire e ritornare a Giugno 2012. Ovviamente la storia diventò virale tanto da decidere di tranne un film.
Il mio amico pinguino si prende delle piccole libertà per rendere la trama più cinematografica. João non è un muratore in pensione, ma un pescatore che ha trascorso quasi tutta la sua vita su una spiaggia brasiliana vicino a Rio de Janeiro. Interpretato nelle scene iniziali da Pedro Urizzi e poi da Jean Reno, questo João affronta una terribile tragedia durante quella che avrebbe dovuto essere una splendida giornata in acqua: il compleanno del suo bambino Miguel, che non desiderava altro che trascorrere la sua giornata speciale in acqua con il giovane padre. Questo trauma tormenterà il protagonista per tutto il resto della vita e sarà grazie al pinguino DinDim, chiamato così da una bambina del villaggio, che riuscirà finalmente a superare il lutto per il suo unico figlio. João sarà accompagnato in questa rinascita dalla moglie Maria, Adriana Barraza, che non ha mai abbandonato il marito neanche dopo la perdita del piccolo Miguel.
Il regista però non si ferma solo all’arco narrativo dell’amicizia tra il pinguino e il protagonista ma mostra, i periodi in cui DinDim torna dai suoi simili e lo fa grazie alla trama di un trio di giovani ricercatori. I biologi marini sono in missione in Patagonia, per studiare questa specie specifica di pinguini e si imbattono proprio in DinDim che ovviamente si mostrerà amichevole con gli umani. Intanto la storia dell’insolita amicizia fa il giro per tutto il Brasile, tanto da convincere dei colleghi del trio di biologi a studiare l’animale, ma per fortuna riuscirà a scappare grazie l’aiuto di una delle due dottoressa e tornerà dall’amico pescatore. Il film finisce con un arrivederci tra João sdraiato su un’amaca all’entrata di casa e il pinguino pronto a lasciare la spiaggia e nuotare per tornare alla sua colonia di simili.
Un film per grandi e piccoli
Il mio amico pinguino sembra la sinossi di un vecchio film Disney o una della serie Free Willy ma la storia è fondamentalmente vera e raccontata con grande cura e attenzione alle sfumature. Jean Reno è perfetto nel ruolo di un uomo che si è ritirato dalla vita, finché non scopre inavvertitamente qualcosa per cui vale la pena interessarsi. L’attore francese colpisce fin da subito trasmettendo empatia e mostrando sullo schermo la chimica tra lui e il pinguino, che viene interpretato da ben dieci diversi esemplari. Per concludere il regista David Schurmann è un oceanografo e porta in questo progetto una ricerca di autenticità, per quanto si possa ragionevolmente pretendere da un film narrativo con dei pinguini ammaestrati.
Il mio amico pinguino
Sommario
Il mio amico pinguino è la storia di una rinascita di un uomo che pensava d’aver perso tutto. Il film è decisamente per tutta la famiglia e colpisce per l’ottima interpretazione di Jean Reno che recita con un adorabile pinguino, la vera star di questa storia che scalda il cuore.