Jack Reacher: Punto di non ritorno, recensione del film con Tom Cruise

Jack Reacher: Punto di non ritorno

Tornano sul grande schermo le avventure della saga libraria di Jack Reacher, ancora una volta interpretato dall’attore più spericolato del momento: Tom Cruise. La star si era già calata nelle vesti dell’ex poliziotto militare, nel primo film Jack Reacher: la Prova Decisiva, tratto dal nono libro della saga dello scrittore britannico Lee Child. Questa volta facciamo un grosso balzo in avanti e – senza parlare di sequel – assistiamo alle vicende narrate nel diciottesimo romanzo, Jack Reacher: Punto di non ritorno.

 

Prodotto in parte dallo stesso Cruise, la regia del film è affidata stavolta ad Edward Zwick, che aveva già diretto l’attore ne L’ultimo Samurai. L’ex ufficiale Reacher dovrà questa volta fare ritorno al quartier generale della 110ª unità di polizia militare in Virginia, per salvare la vita (e la carriera) del maggiore Susan Turner (Cobie Smulders), e nel contempo porre rimedio alla propria vita privata, tra nuovi sentimenti e una figlia imprevista.

Il genere action interpretato da Tom Cruise pare non aver voglia di invecchiare, come d’altronde il suo interprete, che a 54 anni suonati è sempre pronto a saltare da un palazzo all’altro, correre a perdifiato per le strade della città e tramortire i suoi nemici con la sola forza della propria prestanza fisica. Detto questo però, non c’è molto altro dietro un film che può ricordare solo alla lontana i prototipi cui evidentemente si ispira, come Mission Impossible e l’epopea di 007.

Jack Reacher: Punto di non ritornoQuasi fiero del ridicolo nel quale cade spesso e volentieri, il personaggio di Jack Reacher soddisfa appieno l’egocentrismo di Cruise, che qui si cimenta in azioni assurde corredate da battute esplicative che si prendono maledettamente sul serio.

Anche se evidentemente non mira ad intenti particolarmente profondi, la pellicola di Zwick non può nemmeno dirsi un intrattenimento felice. Il susseguirsi sfrenato degli avvenimenti non riesce a coinvolgere lo spettatore che, in fondo, arguisce il finale scontato fin dal primo frame. In uscita il 21 ottobre, si consiglia la visione di Jeack Reacher: Punto di non ritorno solo al pubblico di aficionados degli action tutti “botte e sparatorie”, tipici di Steven Seagal e compagnia bella.

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