La luna su Torino recensione del film di Davide Ferrario

LA-LUNA-SU-TORINO

 

Torino è la città sul 45° parallelo, esattamente a metà strada tra il Polo Nord e l’Equatore: metafora di personaggi che, vivendoci, camminano in equilibrio sul filo della verità. Ugo, Maria e Dario convivono in modo prevedibile, alternando i momenti comunitari a momenti in cui ciascuno si isola nella propria solitudine, alla ricerca della ricetta per la felicità.

Presentato Fuori Concorso al Festival Internazionale del Film di Roma il film La luna su Torino di Davide Ferrario che dirige e sceneggia la storia di tre protagonisti-personaggi che riflettono sulla loro esistenza e identità; osservano il mondo che li circonda con uno sguardo attento e perso, intrappolati nei loro pensieri e nelle loro riflessioni su ciò che vorrebbero della loro vita attraverso incontri sperati e svolte auspicate.
LA LUNA SU TORINO Walter LeonardiIl regista lombardo propone così, un film che incentra il suo pensiero più profondo nelle opere di Leopardi, a cui i personaggi si appigliano come per dare un significato verbale a ciò che non riescono a trovare e provare nelle loro vite. Seppur la storia sia punteggiata da numerose voci fuori campo, essa non si lascia trasportare in uno stampo filosofico anzi, non essendoci un vero dispiegamento di fatti in cui i personaggi agiscono all’interno della storia, questa riesce ad arricchirsi di toni leggeri e battute divertenti che conferiscono la giusta spontaneità ed introspezione allo spettatore che segue le loro vicende. In quest’ottica e con un discorso narrativo lineare, Ferrario studia l’inquadratura attraverso la camera fissa e prospettive ricercate, caratterizzate da piani sbilanciati o sfocature particolari che insieme alle ampie panoramiche, sottolineano una delle tante metafore che incorniciano il film. Ossia, trovare un’equilibrio e quindi la felicità a cui i protagonisti attribuiscono una loro personale definizione. Questi sono interpretati da Walter Leonardi (Walter) Manuela Parodi (Maria) e Eugenio Franceschini (Dario), che nella loro prova, riescono a caratterizzare i loro personaggi in maniera diversificata e particolare in cui troviamo; Walter come il grande pensatore che vive di rendita, Maria che cerca un amore “classico”, come i film che ama e recita; ed infine Dario, un ragazzo che ama scrivere di ciò che vede anziché vivere quello che possiede o potrebbe avere in quel momento.

La luna su Torino è un film esistenzialista che gioca su dei concetti e cliché ampiamente rivisitati nel panorama cinematografico, ma che segue un flusso di coscienza guidato dai versi di Le operette morali di Giacomo Leopardi. è una storia leggera e ricercata ma che intrattiene grazie alla battute spontanee di questi tre personaggi del tutto contemporanei.

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