Ognuno di noi ha un lato oscuro. Siamo fatti di luci e ombre, di pregi e difetti. Tuttavia, un individuo dovrebbe sempre agire per il bene proprio e altrui, evitando che la propria parte oscura prenda il sopravvento. È esattamente il contrario di quanto accade ai protagonisti de La scommessa – Una notte in corsia, la nuova black comedy firmata da Giovanni Dota. Presentato in anteprima alle Notti Veneziane, sezione delle Giornate degli Autori nell’ambito dell’81esima edizione Mostra del Cinema di Venezia, il film vede protagonisti Lino Musella e Carlo Buccirosso, pronti a strappare risate amare e profonde riflessioni. Distribuito da I Wonder Pictures, La scommessa – Una notte in corsia arriverà nelle sale dal 12 settembre.
La trama de La scommessa – Una notte in corsia
Angelo e Salvatore sono due infermieri che lavorano svogliatamente in un ospedale di Napoli. In una calda sera di Ferragosto, particolarmente irritati dal fatto che tutti siano in vacanza tranne loro, i due sono ossessionati dall’idea di ottenere le ferie tanto desiderate per Natale e Capodanno. Ma solo uno di loro potrà averle. L’opportunità si presenta quando, durante il turno di notte, arriva in corsia il signor Caputo, un paziente in condizioni critiche. Angelo è convinto che l’uomo non sopravviverà fino all’alba, mentre Salvatore crede che resisterà. Spinti dal desiderio di garantirsi i giorni di ferie, i due lanciano una scommessa: se il signor Caputo muore, Angelo otterrà le ferie, altrimenti toccherà a Salvatore. Da quel momento, una serie di eventi rocamboleschi si susseguono, innescando una spirale di caos che renderà impossibile tornare indietro.
Restiamo umani
La scommessa – Una notte in corsia solleva dei precisi interrogativi: siamo davvero diventati una società eccessivamente opportunista ed egoista? Cosa ci rende così irrispettosi della vita altrui? La scommessa – Una notte in corsia esplora queste domande attraverso la storia di due uomini, stanchi e insofferenti, che si ritrovano a giocare sulla vita di un paziente senza alcuno scrupolo. Scommettere sulla vita e sulla morte di qualcuno è deplorevole, ma lo è ancora di più quando il proprio interesse personale ne dipende. Eppure, nel mondo di oggi, sembra che nessuno si ponga più il problema. In una notte calda e soffocante, in un ospedale deserto, questi due infermieri lasciano che il loro lato oscuro prenda il controllo, trascinandoli in un vortice da cui non riescono più a emergere.
La messa in scena della pellicola è essenziale: poche location, dialoghi diretti e taglienti, un ritmo incalzante, e personaggi ben caratterizzati. Dota costruisce una narrazione potente, inserendo nelle maglie della storia diversi spunti di riflessione, che invitano il pubblico a considerare quanto sia pericoloso cedere alle tentazioni e perdere se stessi. “Vi prego, restiamo umani”, implora Angelo in un momento di caos, offrendo un momento di lucidità e un monito importante: non permettiamo al nostro lato oscuro di sopraffarci. Per quanto faccia parte di noi, mantenere l’equilibrio è fondamentale per convivere con se stessi e con gli altri. Perdersi è questione di un attimo; ritrovarsi può richiedere tempo. E non è detto che ci si riesca.
Panoramica
Sommario
Il film solleva dei precisi interrogativi: siamo davvero diventati una società eccessivamente opportunista ed egoista? Cosa ci rende così irrispettosi della vita altrui? Dota costruisce una narrazione potente, inserendo nelle maglie della storia diversi spunti di riflessione, che invitano il pubblico a considerare quanto sia pericoloso cedere alle tentazioni e perdere se stessi.