
Il melodramma è insito nella natura umana, su questo si basa quasi tutta la tradizione scritta e orale dei racconti da Omero a Shakespeare e oltre. In tutti questi racconti (prima di arrivare ad Harold e Maude) i protagonisti sono giovani e prestanti, a cui il destino avverso impedisce di essere felici.
Nel 2015, Mohamed e Adriana non possono essere felici perchè la società lo impedisce loro, per il “buon gusto” e per l’idea che una donna, dopo una certa età non posso più provare un sentimento passionale ed erotico, soprattutto se rivolto verso un uomo di 30 anni più giovane.

Adriana, interpretata dall’attrice Ariane Ascaride, che abbiamo visto in molti film del regista Robert Guédiguian, autore impegnato soprattutto sul fronte umano dei diritti sociali, ricorda per espressioni, movimenti, libertà di interpretazione, le attrici della Nouvelle vague di Godard e Truffaut, i primi che descrissero donne libere, indipendenti e in pieno possesso di se stesse e della propria sessualità.
Il mondo che circonda Mohamed e Adriana è squallido e grigio, sono i palazzoni di periferia, in cui le persone abitano e vivono tutte allo stesso modo, e una variazione a questa norma autoimposta è vista come scandalosa.
Come avveniva nelle storie del passato, tutto gioca a sfavore dell’amore, che però è inevitabile, e, come rivela lo stesso titolo, non perdona.
L’amore non perdona esce in sala il 9 Aprile.

