Spike Jonze ci ha da sempre abituati a viaggiare in mondi straordinari, che con profonda malinconia coinvolgono lo spettatore, trasportandolo in una realtà parallela e deliziandolo con storie magistralmente raccontate. Il suo ultimo film Lei non fa eccezione. Interpretato da Joaquin Phoenix, il film racconta di Theodore, un uomo dal cuore spezzato che sta cercando di metabolizzare la separazione e l’imminente divorzio dall’amata moglie (Rooney Mara).
In Lei in una Los Angeles futuristica ed insieme straordinariamente malinconica, Theodore trascorre le sue giornate tra il lavoro e il suo solitario appartamento, fino a che non incontra Samantha, un sistema operativo senziente e intuitivo (cui da la voce Scarlett Johansson), e in grado di evolversi con l’uso, con la quale Theo comincia una relazione particolare che trasformerà sia l’umano che l’artificiale fino a giungere ad un epilogo inevitabile e struggente.
La domanda che ci pone Jonze è semplice e complessa insieme: si può amare qualcuno nel corso di tanti anni, accettandone e consentendone i cambiamenti fondativi di un essere umano in continuo divenire? Si può amare ed essere ricambiati anche attraverso il tempo di una vita che cambia e trasforma?
Il caro Theodore, personaggio con il quale non si può non entrare in sintonia, ci conduce con mesta compostezza nella sua vita, e noi impariamo molto su di lui e su possibili risposte alle domande dello stesso regista. Mattatore incontrastato del film è Joaquin Phoenix, attore straordinario, uno dei migliori della propria generazione, che ad ogni nuova prova d’attore riesce a scavare in se stesso e nell’animo dello spettatore, completamente rapito dai suoi occhi, dalle sue movenze, da questo essere romantico e triste che l’attore dipinge sullo schermo.
Lei, il film
A dare voce al sistema operativo c’è Scarlett Johansson, che per una volta rinuncia a sfruttare la sua prorompente presenza scenica e ci regala solo il suono della sua sensuale voce, creando con pochi mezzi un personaggio artificiale per natura ma allo stesso tempo estremamente umano. Completano il cast una diafana Rooney Mara e Amy Adams, che riesce con pochi sguardi a dare profondità anche al più piccolo dei personaggi.
Lei di Spike Jonze è un viaggio nella coscienza di un uomo che può essere ognuno di noi, è un viaggio nell’amore e nella sua trasformazione in quanto sentimento tanto universale quanto privato e mutevole, un viaggio ambientato in una bellissima Los Angeles delicatamente futuristica che funge da perfetta cornice per il nostro malinconico protagonista. Lei è un racconto coinvolgente e struggente, romantico, tenero e profondamente devastante, che emoziona lo spettatore e lo induce a riflettere con inquietante profondità ed urgenza sulla propria vita.