Amy Adams è una di quelle attrici che ha fatto letteralmente la storia del cinema recente. I suoi capelli rossi, gli occhi chiari, la sua bellezza e la sua bravura hanno conquistato il pubblico di tutto il mondo che la sostiene sempre.
Donna di classe e dal talento innato per la recitazione, Amy Adams ha saputo costruirsi una carriera solida grazie ad una gran gavetta e sapendo scegliere i ruoli migliori per lei.
Ecco, allora, dieci cose da sapere su Amy Adams.
Amy Adams film
1. Amy Adams: i film e la carriera. La carriera di Amy Adams inizia del 1999 quando, a 25 debutta nel film Bella da morire, per poi proseguire con Pyscho Beach Party (2000) e Prova a prendermi (2002). Il suo percorso del mondo della recitazione continua con i film The Wedding Date – L’amore ha il suo prezzo (2005), Come d’incanto (2007), La guerra di Charlie Wilson (2007), Il dubbio (2008) e Julie & Julia (2009), per proseguire con The Fighter (2010), The Master (2012) e L’uomo d’acciaio (2013). Tra i suoi ultimi film vi sono Lei (2013), American Hustle – L’apparenza inganna (2013), Big Eyes (2014), Batman v Superman: Dawn of Justice (2016), Arrival (2016), Animali notturni (2016), Justice League (2017) e Vice – L’uomo nell’ombra (2018). La Adams, però, ha lavorato anche in televisione in serie come That ’70 Show (2000), Buffy l’ammazzavampiri (2000), Smalville (2001), The Office (2005-2006) e Sharp Objects (2018).
2. Amy Adams è anche un doppiatrice e produttrice di successo. Nel corso della sua carriera, Amy Adams ha sperimentato diversi ambiti del cinema, confrontandosi con il doppiaggio e la produzione. L’attrice infatti, ha prestato la propria voce per il film Underdog – Storia di un vero supereroe (2007) e per la serie tv King of the Hill (2004), mentre ha vestito i panni della produttrice per la fortunata serie Sharp Objects.
Amy Adams American Hustle
3. Amy Adams ha pianto per diverso tempo sul set di American Hustle. Di recente, Amy Adams ha dichiarato che l’atmosfera che regnava sul set di American Hustle non era proprio delle migliori. Stando a quello che è stato detto dall’attrice, lei si sentiva devastata per la maggior parte dei giorni, con il regista che trattarva male un po’ chiunque. L’attrice non è scesa nei dettaglia, ma pare che sia lei che Jennifer Lawrence non se la siano passata bene, anche se Amy invidia alla collega il fatto di essere riuscita a passarci sopra, mentre lei piangeva per la maggior parte del tempo. Tuttavia, se c’è una cosa che ha imparato, è stato lasciare questo tipo di esperienza sul set ed evitare di portarla a casa.
4. Amy Adams ha rivelato di essere stata pagata meno dei suoi colleghi uomini. Stando alcune recenti dichiarazione, Amy Adams si è unita all’appello della collega Jennifer Lawrence che invitava il mondo di Hollywood a riconoscere degli stipeni congrui alle attrici e similari rispetto a quelli della controparte maschile. La Adams, nel sostenere l’appello, ha rivelato che per il film American Hustle ha guadagnato molto meno dei suoi colleghi Christian Bale, Jeremy Renner e Bradley Cooper, sostenendo di aver acconsentito alle riprese per il semplice fatto che le opzioni erano quelle di fare o non fare il film e ciò non significa che farlo le sia piaciuto.
Amy Adams marito
5. Amy Adams ha conosciuto suo marito a scuola di recitazione. Quella di Amy Adams è una storia d’amore davvero romantica e unica: basti pensare che lei e suo marito, Darren Le Gallo, si sono conosciuti da giovani mentre frequentavano la stessa scuola di recitazione. I due hanno cominciato a frequentarsi nel 2000, per poi sposarsi ben 15 anni dopo, nel maggio 2015, con una cerimonia intima e privata: in realtà, i due avevano già annunciato il fidanzamento nel 2008, ma le nozze sono sempre state posticipate a causa degli impegno dell’attrice.
6. La nascita della figlia ha cambiato Amy Adams. La Adams e suo marito Darren Le Gallo sono diventati genitori nel 2010 della piccola Aviana (il cui nome deriva dal ricordo degli anni trascorsi ad Aviano, quando il padre era militare. La nascita di sua figlia ha cambiato completamente l’attrice, che è riuscita a trovare un equilibrio tale da consentire di scindere casa e lavoro e di non portarsi dietro i problemi lavorativi che prima la tormentavano sempre.
Amy Adams Instagram
7. Amy Adams non ha un profilo Instagram. Quarta di sette figli, Amy Adams non possiede un proprio profilo personale su Instagram, anche se aveva pensato di dare avvio ad un proprio account. L’attrice ha ammesso che tra i motivi che l’hanno indotta a non comparire sul social, vi sono quelli legati al fatto che appartiene ad un altro tipo di generazione. Inoltre, così facendo, evita che i possibili follower possano sapere di più sulla sua vita rispetto a quanto lei voglia far sapere.
8. Amy Adams si è fatta comunque il primo selfie su Instagram. Anche se l’attrice non possiede un proprio account Instagram ufficiale, si è lasciata comunque trasportare dal fascino del sociale, tanto da sfoggiare un selfie di classe e reso pubblico dall’account ufficiale del make-up artist Hung Vanngo.
Amy Adams Oscar
9. Amy Adams non ha ancora vinto un Oscar. Tra le varie vittime delle maledizioni degli Oscar – di cui anche Leonardo DiCaprio era vittima fino a qualche anno fa – rientra nella lista anche Amy Adams, che non è ancora riuscita a vincerne uno. L’attrice, che si trova a condividere la stessa lista anche con Glenn Close, si è guadagnata qualcosa come sei nomination – cinque come Miglior Attrice non Protagonista per Junebug, Il dubbio, The Fighter, The Master e Vice – L’uomo nell’ombra, e una come Miglior Attrice Protagonista per American Hustle – senza riuscire mai a portarsi a casa l’ambita statuetta.
Amy Adams Vice
10. Amy Adams è rimasta nel personaggio per tutto il tempo delle riprese. Per dare vita al personaggio di Lynn Cheney, Amy Adams si è lasciata completamente sedurre dal personaggio, cercando di rimanere in esso per tutta la durata delle riprese, senza lasciarsi influenzare dal proprio pensiero politico. Pare, infatti, che l’attrice si facesse chiamare dal regista del film, Adam McKay, Amy Cheney, affinchè potesse continuare a restare nel personaggio e a pensare e ragionare come lei.
Fonti: IMDb, screendaily, allure, Elle, cinemablend