Moonacre – I segreti dell’ultima luna: recensione del film

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In Moonacre – I segreti dell’ultima luna, la 13enne Maria, cresciuta senza la madre, resta orfana anche del padre, che a dispetto delle apparenze, lascia dietro di sé una lunga serie di debiti che costringeranno la ragazzina a trasferirsi in campagna nella villa dello zio burbero a apparentemente misantropo. L’unica eredità che Maria riceve dal padre, è un grosso libro che racconta la storia dell’incantata valle di Moonacre.

 

Nel cercare di sciogliere la maledizione che grave sulla valle, Maria farà molti incontri, belli e brutti, e scoprirà il suo importante ruolo nella leggenda. Il film, non privo di spunti interessanti, è un pallido esempio di fantasy che dispiega ogni genere di banalità di genere per dar vita ad una storia un po’ scialba e telefonata. Molteplici i riferimenti a storie ben più famose: il giardino segreto, la bella e la bestia e tanti altri in cui la protagonista attraverso una sorta di viaggio iniziatico compie il suo destino.

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Tuttavia Moonacre – I segreti dell’ultima luna resta un abbozzo di storia con personaggi poco approfonditi e intreccio che sta in piedi per mezzo di una storia nella storia. La performance di Dakota Blue Richards, nonostante la sue doti indiscusse, viene messa a dura prova nella versione italiana da un pessimo doppiaggio che ne appiattisce ogni inclinazione vocale, e il fascino di Natascha McElhone, per quanto notevole, non basta a creare un personaggio credibile.

Tristissimo anche il cattivissimo (nell’intenzione del regista) Tim Curry, che sebbene invecchiato e appesantito resta sempre una presenza inquietante, anche se talvolta fine a se stessa. Nota di merito invece ai costumi di Beatrix Aruna Pasztor, un mix di antico e moderno, che, soprattutto negli abiti femminili, trova la sua massima eccellenza.

L’ungherese Gabor Csupo, già regista di Un Ponte per Terabithia, non riesce questa volta a dare un ritmo avvincente alla storia, optando per un racconto classico poco scandito e tutto sommato banale. Belli gli effetti che ci mostrano leoni neri, unicorni e mandrie di cavalli tra le onde, ma dai quali lo spettatore ormai smaliziato non riesce a trarre meraviglia.

Moonacre - I segreti dell'ultima luna
2.5

Sommario

Moonacre – I segreti dell’ultima luna resta un abbozzo di storia con personaggi poco approfonditi e intreccio che sta in piedi per mezzo di una storia nella storia.

Chiara Guida
Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice di Cinefilos.it, lavora come direttore della testata da quando è stata fondata, nel 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.

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