In Nymphomaniac Vol. 2 Joe continua la sua storia che spiega il motivo dell’aggressione di cui è stata vittima, nel frattempo Seligman ascolta e commenta le vicende che le capitano. Una volta terminato il racconto, i due sono consci che quella serata ha segnato un punto di svolta nella vita di entrambi.
Nymphomaniac Vol. 2 ci racconta i tre capitoli rimanenti degli otto di cui è composta la versione del film censurata e tagliata dallo stesso Lars Von Trier. Il film mantiene intatta la struttura narrativa precedente, le due linee temporali tra presente e passato, così come il registro estetico che ci permette di assistere alla vita adulta della ninfomane che giunge ad un blocco emotivo e fisico che la spingerà a ricorrere ad altri metodi per arrivare all’appagamento della sua libido. In questa parte sono evidenti i conflitti interiori di Joe, divisa tra ciò che vuole e ciò che le impone il suo ruolo sociale. Questo contrasto la porterà a vivere in maniera dolorosa la relazione con Jerome (Shia LaBeouf) e la maternità che inevitabilmente la condurrà a sperimentare una forma di punizione-gratificazione che va dal sadomaso di K (Jamie Bell), a inconcludenti incontri di gruppo e convivenze omosessuali. Tentativi fugaci poiché il suo senso di solitudine dilaga al punto tale che neanche il conforto psicologico riesce a darle la giusta pace.
Nymphomaniac Vol. 2, il film

Nymphomaniac Vol. 2 non riesce ad esaurire il tema del film, la ninfomania; se questa aveva avuto una buona base nel primo capitolo, soffermandosi soprattutto sul personaggio e non sul contesto universale, qui inciampa nel pressapochismo visivo con cui si è intrapresa una dipendenza legata a uno dei primi istinti umani e di cui non traspare neanche il semplice desiderio. Per essere un racconto sulle passioni e le dipendenze e di come queste vengono giudicate dalla società il film pare fin troppo sterile.

