Quei bravi ragazzi è il film culto di Martin Scorsese del 1990 con protagonisti nel cast Ray Liotta, Robert De Niro, Joe pesci, Paul Sorvino e Lorraine Branco.
- Anno: 1990
- Regia: Martin Scorsese
- Cast: Ray Liotta (Henry Hill), Robert De Niro (Jimmy Conway), Joe Pesci (Tommy De Vito), Paul Sorvino (Paulie Cicero), Lorraine Bracco (Kareen Hill)
Quei bravi ragazzi, la trama
Trama: Henry Hill, mezzosangue italo-irlandese, a tredici anni ha già le idee ben chiare: vuole diventare un gangster, affascinato dalla vita di quei loschi signori che vede ogni giorno sotto casa, a Brooklyn. Il sogno presto diventa realtà, tra pallottole, rapine e amicizie fraterne.
Quei bravi ragazzi, il film

Estremamente curata e godibile in Quei Bravi Ragazzi l’idea che fare il gangster sia una vocazione. C’è chi vuol fare il Presidente, chi lo sgherro – affidabile, rispettato, ma sempre sgherro: per salire, ci vuole sangue italico al 100% – della mafia italo americana. Una vocazione, quindi, pura come (e grazie a) gli occhioni e il viso pulito prestato da Ray Liotta a Henry Hill (che in realtà aveva ghigno e fattezze ben meno dolci). Il binomio aspetto simil-angelico – almeno prima degli stordimenti cocainomani della decadenza – e ambizioni mafiose è il cavallo di troia che sorregge il film, assieme alla voce narrante del protagonista che assieme allo spettatore ripercorre, con interventi lunghi e frequenti (e molto utili a Scorsese per organizzare tutto il materiale), i capitoli della parabola del protagonista.

Di grande efficacia il personaggio della signora Hill, interpretato da Lorraine Bracco, esplosa in Goodfellas come moglie di un gangster e tornata alla ribalta come analista del compianto mafioso Tony Soprano. Kareen è tempestata da sentimenti contrastanti: amore, paura, desiderio di ricchezza e di rompere con il conformismo della sua famiglia, disprezzo verso l’incipriato club delle mogli dei mafiosi, timore per la monotonia. E in questa ragnatela galleggia, sfilacciandosi di un male che mai appare immeritato.
Un film da consigliare, di fama tuttavia un po’ gonfiata: succede, quando di mezzo ci sono pistolettate e uomini d’onore.

