L’era glaciale 4 – Continenti alla deriva: recensione del film

L'era glaciale 4 - Continenti alla deriva

Con L’era glaciale 4 – Continenti alla deriva ritorna al cinema il simpatico e variegato branco dell’Era Glaciale per una nuova ed esilarante avventura, fra i ghiacci, il mare e le ghiande irresistibili. Questa volta la pellicola è diretta da due giovani registi, Steve Martino e Mike Thurmeier.

 

La storia di L’era glaciale 4 – Continenti alla deriva racconta che la forsennata caccia all’inafferrabile ghianda da parte di Scrat, iniziata nella notte dei tempi, ha delle conseguenze sconvolgenti per il mondo intero: un cataclisma continentale che sfocia in un’avventura grandiosa per Manny, Diego e Sid. Durante le loro peripezie, Sid ritrova la bisbetica nonna e il branco incontra una combriccola di pirati assortiti decisi a impedire loro di tornare a casa.

L’era glaciale 4 – Continenti alla deriva, il film

Questo quarto capitolo sin dall’incipit rivela il suo punto di forza, ovvero l’avventura, e da subito il film sembra soddisfare le premesse viste fin dal trailer. Come ogni nuovo capitolo ritornano gli storici elementi che hanno fatto il successo della serie, il senso di appartenenza ad un gruppo/famiglia, le amicizie, gli amori e proprio questi temi ancora una volta catalizzano l’attenzione della narrazione che riesce nell’intento di raccontare una storia avventurosa, romantica e divertente.

Tuttavia seppur riuscito, quest’ultimo capitolo è decisamente un po’ sottotono rispetto ai predecessori e a tratti sembra soffrire ormai lo schema consolidato e per questo motivo non troppo sorprendente. Tuttavia di certo le peripezie di Scrat in quel di Scratlantide faranno certamente la gioia di molti bambini e anche di qualche papà.

- Pubblicità -