Riunione di Famiglia – Non sposate le mie figlie! 3, recensione del film di Philippe de Chauveron

La commedia francese torna al cinema con il terzo capitolo della saga con protagonista la famiglia Verneuil

Torna sul grande schermo la famiglia Verneuil, una delle famiglie preferita dai francesi. La commedia francese è diventata preso immediatamente un successo al botteghino pur avendo ricevuto delle critiche da parte della stampa. Il film dello scrittore e regista Philippe de Chauveron non riesce a non strappare una risata con una premessa che incrocia lo stile delle classiche commedie familiari al politicamente scorretto. Non sposate le mie figlie! 3 è il terzo film della saga iniziata nel 2014 che ci promette nuove risate con dei siparietti al limite dell’assurdo. Riunione di Famiglia – Non sposate le mie figlie! 3 uscirà nelle sale italiane il 1° dicembre dopo aver fatto il suo debutto con successo nei cinema francesi.

 

Riunione di Famiglia – Non sposate le mie figlie 3, la trama

Nei precedenti film Claude Verneuil (Christian Clavier) e sua moglie Marie (Chantal Lauby), si dimostrano subito una famiglia poco convenzionale. Le quattro figlie Isabelle (Frédérique Bel), Odile (Alice David), Ségolène (Émilie Caen) e Laure (Élodie Fontan) hanno sposato un ebreo, un arabo, un cinese e un ivoriano. I Verneuil ovviamente fingono di accettare i loro generi ma non nascondono il loro disagio, soprattutto quando incontrano i consuoceri. In questo terzo film Claude e Marie Verneuil festeggeranno presto il loro 40° anniversario di matrimonio. Per l’occasione, le loro quattro figlie decidono di organizzare una grande festa a sorpresa nella casa di famiglia a Chinon. Decidono inoltre di invitare, ciascuna, i genitori dei rispettivi mariti: Rachid Benassem (Medi Sadoun), David Benichou (Ary Abittan), Chao Ling (Frédéric Chau) e Charles Koffi (Noom Diawara).

Nei primi minuti del film i Verneuil fanno di tutto per evitare l’invasione dei generi. Il loro desiderio di voler festeggiare un anniversario in solitudine viene subito interrotto. Le loro figlie hanno la generosa idea di organizzare una festa a sorpresa per il loro quarantesimo anniversario di matrimonio, invitando i genitori dei loro coniugi. Così in un continuo susseguirsi di siparietti ironici e momenti melodrammatici, Riunione di Famiglia – Non sposate le mie figlie! 3 mette in discussione anche la resistenza dei rapporti.

Riunione di Famiglia - Non sposate le mie figlie 3

Una famiglia a passo con i tempi

Se i primi due film navigano nel successo generale al botteghino questo terzo film, uscito in aprile in Francia, ha riscontrato dei dissapori. I nostri protagonisti vengono ancora una volta descritti nel loro immancabile mutamento: Laure (Élodie Fontan), diventata vegana, vuole imporre il suo cibo a tutti; Charles (Noom Diawara) interpreta un Gesù afroamericano in una rappresentazione teatrale. E mentre questi personaggi fanno da contorno, questo terzo film ha in realtà una protagonista ben definita nel personaggio di Ségolène. La giovane artista espone le sue opere di denuncia alla condizione umane e viene notata da un famoso critico e collezionista, Helmut. Il suo arrivo sconvolgerà la trama di Riunione di Famiglia – Non sposate le mie figlie! 3 e conferirà al film una ventata di aria fresca da troppo confinata nelle storie della famiglia Verneuil. Il ricco ed estroso collezionista d’arte farà da subito innamorare Claude e Marie, che da sempre sognano un genero bianco, cattolico e altolocato.

La sua presenza in Riunione di Famiglia – Non sposate le mie figlie! 3 farà luce su un argomento molto importante anche nell’attualità: la discriminazione per l’età. Lo vediamo in una delle prime scene quando Marie va dal suo macellaio di fiducia per poi ascoltare un commento dello stesso che la etichetta come “anziana”. Invece, Helmut fa di tutto per ingraziarsi Marie che inizia a porsi delle domande riguardo la sua vita e al suo matrimonio. Il collezionista metterà in crisi anche un’altra relazione quella tra Ségolène e Chao che, ormai ai ferri corti, litigano per qualsiasi cosa. Chao non riesce a comprendere l’estro artistico della moglie e cerca in tutti i modi di frenare la sua ribalta, impedendole di partire per New York.

Il futuro della famiglia Verneuil

Riunione di Famiglia – Non sposate le mie figlie! 3 conserva tutti gli ingredienti vincenti che hanno favorito i precedenti successi al botteghino: umorismo politicamente scorretto, gag e dialoghi assurdi e persino un po’ di tenerezza in più. Il duo Lauby-Clavier si mostra ancora una volta ben collegato e la loro chimica come marito e moglie è la colonna portante del film. In futuro potrebbe esserci ancora occasione di rivederli sul grande schermo anche se precedentemente i due attori hanno dichiarato che questo sarebbe stato l’ultimo film della saga.

Anche la critica sostiene questa ipotesi. Riunione di Famiglia – Non sposate le mie figlie! 3 non convince come i precedenti anzi le situazioni assurde e grottesche che si vengono a creare sono in realtà delle copie di scene susseguite nei precedenti due film. Neanche l’introduzione del personaggio di Helmut riesce a riportare a galla i Verneuil che pare abbiano esaurito le definitivamente le cartucce. Seppur con una buona dose di novità che mette in luce, in questo film più di altri, il ruolo dei genitori, Claude e Marie sono destinati a una non solitaria e non silenziosa vecchiaia, ma alla fin fine questa condizione è quella che ha portato avanti da sempre la loro famiglia.

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Lidia Maltese
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Lidia Maltese
Laureata in Scienze della Comunicazione alla Sapienza, classe 95. La mia vita è una puntata di una serie tv comedy-drama che va in onda da 27 anni. Ho lo stesso ottimismo di Tony Soprano con l'umorismo di Dexter, però ho anche dei difetti.
riunione-di-famiglia-non-sposate-le-mie-figlie-3La famiglia Verneuil non riesce a uscire da quella sua bolla di ilarità e divertimento che tanto aveva appassionato il pubblico dei film precedenti. Il cast originale con l'arrivo dei suoceri generi qualche momento ironico e grottesco nello stile della commedia francese. Non basta neanche l'arrivo del nuovo personaggio, Helmut, a capovolgere la situazione e questo rende il film ridondante nelle sue battute e siparietti.