Preceduto da una lunga lista di commenti non proprio lusinghieri, arriva al cinema Serenity – L’isola dell’inganno, il film di Steven Knight con protagonisti Matthew McConaughey e Anne Hathaway. Già questo trio dovrebbe mettere in cassaforte un colpo sicuro, visto che se i due affascinanti attori sono tra i più amati e premiati degli ultimi anni, Knight è uno sceneggiature di razza, la cui ultima regia è quel Locke, con Tom Hardy, che ha stregato il festival di Venezia di qualche anno fa.

 

Insomma una squadra vincente che porta sul grande schermo una storia ambiziosa, giocata principalmente su un enorme colpo di scena che arriva a fine film (e che non riveleremo in questa sede), ma anche un film ricercato che prova a mescolare generi e suggestioni, dal cinema degli anni ’40 al thriller anni ’80, regalando momenti da vero e proprio guilty pleasure che in qualche misura rendono comprensibili le feroci critiche mosse al film negli USA.

La storia ruota intorno a Baker Dill, un pescatore, un solitario, un uomo che tornato dalla guerra si è portato il conflitto dentro, un conflitto che lo ha allontanato dalla famiglia. Si è così isolato su un’isola al largo della Florida, dove sbarca il lunario portando i turisti sulla sua barca, la Serenity, a pesca di tonni. Un giorno però arriva sull’isola una donna misteriosa, l’affascinante Karen, che si scopre essere una donna dal passato di Baker e che proprio a lui chiede aiuto.

Non sveleremo altro della trama per evitare che sfuggano dettagli importanti a tenere nascosto il colpo di scena finale, tuttavia è innegabile che Steven Knight, scrivendo questa storia, abbia voluto azzardare con i generi e con le suggestioni, dando origine a una storia sicuramente ambiziosa, che però proprio in questa ricchezza di generi trova il suo punto debole, dal momento che non dà allo spettatore indizi per orientarsi dentro alla storia.

Serenity – L’isola dell’inganno è un film sbagliato, un tradimento a ciò che lo spettatore si aspetta su carta, ma probabilmente anche un tradimento rispetto a ciò che dei talenti del genere involontariamente promettono ai loro fan.

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Chiara Guida
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Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice di Cinefilos.it, lavora come direttore della testata da quando è stata fondata, nel 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.
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