Sex Tape – Finiti in rete: recensione del film con Cameron Diaz

Sex Tape - Finiti in rete

Cameron Diaz e Jason Segel tornano a far coppia sul grande schermo dopo Bad Teacher e ci raccontano la commedia sboccata Sex Tape – Finiti in rete, in cui i due sembrano essersi divertiti un mondo a recitare, affidando buona parte del loro ruolo all’epidermide che entrambi non esitano a mostrare.

 

Dopo 10 anni insieme e due figli, Jay ed Annie provano a riaccendere la passione di una volta nel loro rapporto facendo un video porno. Il filmato finisce in rete e la coppia fa di tutto per cercare di toglierlo.

A dirigere in Sex Tape – Finiti in rete i due attori che mostrano una buona alchimia sul set c’è sempre Jake Kasdan, occhio registico dietro a Bad Teacher e che sceglie di entrare di nuovo in trincea con la coppia Diaz-Segel con la pretesa di realizzare una commedia un po’ scorretta e irriverente. L’intento è riuscito però solo a metà; da una parte infatti il film è divertente per le trovate comiche che sfociano nella slapstick e le battute fin troppo salaci per essere considerate a doppio senso, dall’altra però il film sembra risentire di una povertà di idee che facciano andare avanti il discorso. Questa pecca trasforma la storia in una serie di quadri accostati che dovrebbero dispiegarsi per un numero consistente di minuti, abbastanza da poterle poi mettere tutte insieme e farne un film della dignitosa durata di 90 minuti circa. Ulteriore indicatore di questa povertà di ritmi degli eventi è la sensazione di noi che sopraggiunge nonostante il tema piccante del film, che come è ovvio dovrebbe invece tenere alta l’attenzione e la tensione.

Sex Tape - Finiti in reteJason Segel, dopo il nudo frontale di Forgetting Sarah Marshall, sembra essere sempre più a suo agio con le terga ben visibili all’aria sul grande schermo, e questo a dispetto di un faccione da bravo ragazzo che si porta dietro da How I Met Your Mother e che lo rende particolarmente adatto alla commedia ridanciana. L’apporto regalato al film da Cameron Diaz è senza dubbio (principalmente) quello di un corpo statuario, flessuoso e affusolato che però mal si accompagna con un’espressività eccessiva e una recitazione sopra le righe che sarebbe stata consona solo in alcuni momenti del film.

Sex Tape – Finiti in rete è un film che concilia la risata grazie ai buoni tempi comici di Segel, ma che scivola in continuazione verso il pericoloso territorio della noia per la mancanza di ritmo nella narrazione.

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