Negli ultimi tempi i film
di animazione per bambini ci hanno riservato delle sorprese
inaspettate. Da Megamind a
Frozen, solo per citare i più amati degli
ultimi anni, i cartoni animati sono diventati film interessanti non
solo per i bambini ma anche e soprattutto per i genitori che li
accompagnavano. Storie interessanti, personaggi divertenti e ben
caratterizzati, in alcuni casi anche le colonne sonore
perfettamente curate hanno chiamato al cinema un numero
impressionante di spettatori, e non solo minorenni. Purtroppo non è
questo il caso de L’Ape Maia Il Film.
L’insetto icona degli anni Settanta è protagonista di un
lungometraggio che uscirà al cinema il 18 settembre con la regia di
Alex Standermann. Come nella famosa serie
televisiva il contrasto tra la vita rigida e disciplinata
dell’alveare e la voglia di avventura della piccola Maia è al
centro della vicenda. Ma certo questo non basta per portare avanti
un lungometraggio, e così vengono in soccorso della narrazione
oscuri intrighi di palazzo ai danni dell’Ape Regina e battaglie sui
prati tra nemici di sempre come api e calabroni.
È proprio questa povertà dell’impianto narrativo che rende il film poco interessante, gli spettatori più piccoli si sono ormai abituati ad un tipo di cinema completamente diverso da quello di qualche anno fa, fatto anche di gag esilaranti che loro ben comprendono, di personaggi davvero cattivi ma creati in modo da non spaventare. In L’Ape Maia invece la storia, come chi la percorre, non è abbastanza forte da reggere il passo con le nuove proposte dell’animazione internazionale. I personaggi, quelli di sempre come la cavalletta Flip e Willy l’inseparabile amico di Maia, non hanno spazio sufficiente, in una vicenda così costretta, per tirare fuori le peculiarità che li caratterizzavano nella serie televisiva. Dal punto di vista visivo, inoltre, la scelta di realizzarlo in computer grafica certo non aiuta l’effetto “nostalgia” che certo si prevedeva di risvegliare con questo film, Maia e i suoi comprimari risultano freddi e troppo diversi dagli originali. A poco vale l’uso della voce di Antonella Baldini, doppiatrice della piccola ape anche nella versione televisiva, per rapire davvero i bambini del presente e del passato che sono cresciuti con le avventure di Maia e dei suoi amici.