Tutta l’atmosfera natalizia è racchiusa nel castello di Dun Dunmbar, palazzo scozzese al centro di Un castello per Natale, nuovo film di Mary Lambert uscito su Netflix. Tra amore, paesaggi innevati e sfarzo, la pellicola si aggiunge alle tante da vedere per le feste. Ma è davvero in grado di distinguersi?
L’esile trama di Un castello per Natale
Sophie Brown (Brooke Shields) è una scrittrice newyorkese. Dopo il successo della sua serie di romanzi, vive un periodo di crisi: ha divorziato di recente con il marito e scritto un libro che non ha avuto il successo sperato. Per staccare e trovare un’ispirazione per il prossimo romanzo, Sophie decide di partire per la Scozia: vuole tornare al paesino natale del nonno, per visitare il castello di Dun Dunbar. Trovando nel paesino e nel calore dei locali la pace che per tanto tempo le era mancata, Sophie decide di acquistare il castello. A venderlo però, è Myles (Cary Elwes), un duca affascinante e scorbutico che, seppur indebitato, non vuole cedere agli acquirenti. Myles decide così di mettere alla prova Sophie: la invita a convivere con lui nel castello fino a Natale. La protagonista riuscirà a dimostrare al duca di essere all’altezza della sua dimora?
Il classico connubio di Natale e amore
Avevamo davvero bisogno di un altro film romantico e natalizio? Per Mary Lambert evidentemente sì. E quale luogo migliore della pittoresca Scozia per far nascere un amore da favola? Tra castelli e duca, Un castello per Natale tenta di ricreare l’atmosfera magica delle storie d’amore tra nobili, non riuscendo però totalmente nell’impresa. Per la maggior parte delle scene e dei dialoghi, la costruzione delle vicende appare forzata, esagerata e poco credibile. Sembra tutto ovvio e allo stesso tempo impossibile: una ricca scrittrice americana che fugge dal caos verso luoghi bucolici in cui tutte le persone sono umili e buone d’animo. Come se non bastasse, compra un castello con già dentro un principe di cui innamorarsi. Probabilmente, la trama di Un castello per Natale sarebbe stata più plausibile per un film d’animazione o per bambini.
Il Natale in ogni dettaglio
Nel periodo natalizio, c’è chi ama essere invaso dall’atmosfera delle feste. Un castello per Natale ne è ben rimpinzato: la Scozia, piena casette con interni in legno, coperte di lana, ghirlande, pigne, dolcetti è la location perfetta per il periodo più atteso dell’anno. Per non parlare del castello: già sfarzoso senza decorazioni, per le feste diventa una sinfonia di rosso, verde e oro.
Gli ambienti sono poco realistici, quasi sempre si nota la finzione e la costruzione della scenografia, ma non si può dire che non esprimano aria di Natale. Per alcuni può risultare una scelta stucchevole, ma c’è sicuramente chi non desidera altro! Sicuramente i Christmas-lover apprezzeranno anche le classiche canzoncine natalizie e i balli scozzesi nel salone di Dun Dunbar.
Un amore maturo?
Ad innamorarsi in Un castello per Natale non sono una giovane principessa e un immaturo principe, ma una scrittrice cinquantenne e un duca brizzolato. Nonostante ciò, le dinamiche dell’innamoramento non sono troppo mature: Brooke Shields e Cary Elwes fanno sorridere perché si comportano ancora come due ragazzini alla prima cotta, si battibeccano, si fanno i dispetti e, infine, anche grandi dichiarazioni. Le battute scontate o piene di frasi fatte non aiutano a rendere credibile l’amore tra i due. Troppo facile, banale, non fa emozionare.
Un castello per Natale: lo sfarzo agli estremi
La cosa che più si nota nel film è la volontà di esasperare tutto: la ricca scrittrice, il castello opulento, il duca altezzoso, ma anche i poveri cittadini. Le persone umili nel film sono mostrate al pari dei sudditi nelle storie medievali: vivono ancora sulle terre del duca, sono persone semplici ma dall’animo d’oro, a tratti un po’ troppo ingenui. L’aggiunta di questi personaggi nella storia di due ricchi enfatizza ancora di più le esagerazioni del film.
In sintesi, Un castello per Natale è il film costruito ad hoc per piacere agli amanti delle feste, senza lasciare nulla di più sotto nessun aspetto: trama, recitazione, fotografia.