Una canzone per Marion: recensione del film

Una canzone per Marion

Una canzone per Marion è una pregevolissima commedia diretta da Paul Andrew Williams (Cherry Tree lane e Cottage) che uscirà nelle sale italiane a partire dal prossimo 29 di agosto.  Una canzone per Marion è un film in cui lo spettatore può trovare di tutto: commozione, ilarità, sentimento e diversi spunti di riflessione oltre ad una bellissima selezione musicale.

 

In Una canzone per Marion Marion (Vanessa Redgrave) e Arthur (Terence Stamp) sono una coppia molto unita e innamorata nonostante l’età non più verdissima. La notizia di un tumore che si è ripresentato improvvisamente lascia ai due pochissimo tempo per realizzare un destino molto triste. Marion, membro appassionato del coro del quartiere, lotta con la malattia e con il burbero marito affinchè possa partecipare ad una selezione che porterà ad un importante festival locale. Per Arthur quel coro è solo una perdita di tempo, ma sarà proprio grazie ad esso e alla sua tenace direttrice Elizabeth (Gemma Artenton), che il vecchio uomo arrabbiato con il mondo potrà scoprire una nuova via per riconquistare il sorriso e l’amore di un figlio, James (Cristopher Eccleston), al quale aveva sempre negato affetto.

Williams confeziona un film dalla trama di base molto toccante ma riesce a raccontare una storia che non vuole solo commuovere lo spettatore ma anche indurlo a riflettere sull’importanza della vita, degli affetti, soprattutto quelli terreni, oltre che sulla loro immortalità.

Una canzone per Marion, il film

Attori meravigliosi che incantano con interpretazioni magistrali; ci riferiamo in particolar modo ai due anziani protagonisti Terence Stamp/Arthur e Vanessa Redgrave/Marion, che mettono in scena tutta la loro grande maestria maturata in anni di cinema. Possono solo lasciare rispettosamente spazio ai due ingrigiti maestri il pur bravo Cristopher Eccleston/James e la graziosissima Gemma Artenton/Elizabeth che comunque non sfigurano affatto tenendo molto bene la scena.

Il rude e imbruttito Stamp/Arthur è indubbiamente il vero mattatore del film, straordinario nel vestire i panni di un uomo stanco, deluso e intristito che però riesce a trovare la forza per non lasciarsi andare, anche e soprattutto dopo la scomparsa della moglie. Sono passati molti anni e molti film da quando Stamp interpretò il misterioso ed enigmatico ospite in Teorema del grande P.P Pasolini, ma per fortuna i bravi attori sono come il buon vino, invecchiando migliorano.

Una canzone per Marion è una commedia sentimentale che si basa su una fortissima componente musicale, una musica che è parte stessa della sceneggiatura in quanto cantata dagli stessi protagonisti. Una selezioni di testi azzeccatissima che accompagna e segue l’evolversi narrativo della trama con perfetta sintonia: You are the sunshine of my life di Steve Wonder, True Colours di Tom Kelly oppure Lullabye di Billy Joel sono solo alcuni dei bellissimi pezzi che metteranno a dura prova le corde emotive del pubblico.

Una canzone per Marion è un film toccante e al contempo divertente, elegante e composto, un film a cui si consiglia di prepararsi munendosi di una buona dose di fazzolettini…anche per i maschietti, non sarà facile celare le lacrime a lungo.

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