Inherent Vice: nuovo banner del film con Joaquin Phoenix

Quello che avete appena visto è un nuovo esclusivo banner di Inherent Vice, l’ultima, per ora, collaborazione tra Joaquin Phoenix e Paul Thomas Anderson. Il film, basato sul romanzo di Thomas Pynchon, Vizio di Forma, sipresenta come una storia dai toni anche se non proprio comici, almeno più leggeri rispetto alla gravità emotiva e intllettuale di The Master, ultimo film edito di Anderson, dove Phoenix faceva coppia con uno straordinario Philip Seymour Hoffman.

 

La pellicola segnerà il ritorno della coppia Paul Thomas Anderson e Joaquin Phoenix, dopo i fasti di The Master e racconterà la storia dell’eccentrica figura del detective tossicodipendente Larry “Doc” Sportello la cui sregolata vita è sconvolta dall’arrivo improvviso della sua ex ragazza. La vecchia fiamma riesce a convencere Doc a rintracciare il suo nuovo amante, un magnate del mattone rapito da dei misteriosi criminali. Come di consueto grande cast per il regista culto che vede fra gli altri coinvolti attori del calibro di Josh Brolin, Benicio Del Toro, Owen Wilson, Reese Witherspoon, Martin Short, Katherine Waterston, Jena Malone, Kevin J. O’Connor.

Di seguito la trama del romanzo di Pynchon: California, inizio anni Settanta. Doc Sportello, investigatore privato con una passione smodata per le droghe e il surf, viene contattato da una vecchia fiamma, Shasta, che gli rivela l’esistenza di un complotto per rapire il suo nuovo amante, un costruttore miliardario. L’investigatore non fa neanche in tempo ad avviare le sue indagini che si ritrova arrestato per l’omicidio di una delle guardie del corpo del costruttore, il quale è intanto sparito, come pure Shasta. Sembrano le premesse del più classico dei noir, ma ben presto le coincidenze piú strane si accumulano e il mistero si allarga a macchia di leopardo. Doc inciampa così in collezioni di cravatte con donnine discinte, in falsi biglietti da venti dollari con il ritratto di Richard Nixon, in un’associazione di dentisti assassini nota come Zanna d’Oro, che è però anche il nome di un sedicente cartello indocinese dedito al traffico di eroina.

Fonte: CS

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