Giustizia Privata: recensione del film con Gerard Butler

Giustizia Privata

Giustizia Privata è il film del 2010 diretto da F. Gary Gray con protagonisti Gerard ButlerJamie Foxx.

 

La trama del film Giustizia Privata – Clyde Shelton (Gerard Butler) è un onesto padre di famiglia la cui moglie e figlia vengono brutalmente assassinate nel corso di una rapina nella loro casa. Quando gli assassini vengono catturati, viene assegnato il caso a Nick Rice (Jamie Foxx), un fin troppo ambizioso procuratore di Philadelphia.

Nick offre ad uno dei sospettati la possibilità di ottenere una sentenza lieve a patto che testimoni contro il suo complice. Dieci anni dopo questi fatti, l’omicida rimasto impunito viene trovato morto. Clyde Shelton ammette con gelido distacco di averlo assassinato e avverte Nick: dovrà trovare il modo di riparare il difettoso sistema giudiziario che ha offeso la memoria della sua famiglia, altrimenti le figure chiave del processo moriranno una dopo l’altra….presto inizieranno una serie di omicidi diabolicamente spettacolari.

Cosa dire di questo legal thriller? Forse far sapere che lascia col fiato sospeso dall’inizio alla fine, che porta lo spettatore ad identificarsi completamente con i due protagonisti di questa storia, definita dallo stesso Buttler, intensa ed agghiacciante, rende un po’ l’idea di che genere è il film che si sta per vedere.

Giustizia Privata, l’action con Gerard Butler

Nato dalle menti di Lucas Foster, Gerard Butler e Alan Siegel, il film getta uno sguardo accusatorio sulle incongruenze di un sistema giudiziario sovraccarico e imperfetto. Come afferma Siegel : ” entrambi i protagonisti vogliono un sistema più perfetto ma hanno una idea differente di ciò che sono pronti a sacrificare a livello personale. La forte determinazione che entrambi posseggono li obbliga a fare cose estreme e il pubblico alla fine del film si chiederà se il fine giustifichi sempre i mezzi.”

È proprio questo il problema che lo spettatore deve affrontare guardando il film: stare dalla parte di Clyde, condividere e giustificare tutto ciò che fa, oppure immedesimarsi con Nick, che di certo ha i suoi difetti ma tenta sempre di fare la cosa giusta? Di sicuro non è facile scegliere, sopratutto quando l’interpretazione degli attori è così coinvolgente da sembrare reale.

Gerard Butler, dopo aver interpretato ruoli molti diversi, ha finalmente tirato fuori il suo lato “pazzo”, lo vediamo trasformarsi da padre di famiglia affettuoso, premuroso ed amorevole, a uomo distrutto dal dolore che arriva addirittura a torturare un uomo (la scena della tortura è talmente intensa che potrebbe dar fastidio a persone troppo sensibili!)… per non parlare delle sue battuttine che, seppur sporadiche, strappano qualche sorriso allo spettatore che subito però si sente in colpa a causa della serietà del tema trattato. Per prepararsi Butler ha trascorso del tempo al fianco di alcuni criminologi, studiando la psicologia dei serial killer e dei cosi detti “revenge killer”…e direi che il risultato è ottimo!

Da parte sua il premio Oscar Jamie Foxx non è certo da meno; è riuscito a vestire i panni di un procuratore che, nonostante sia un uomo di buon cuore e un buon marito e padre, cerca a tutti i costi di farsi strada nella sua professione e non ha alcun problema a lavorare in un sistema legale inefficiente perché vuole disperatamente tentare la scalata del successo. Anche Foxx si è preparato molto per il film, ha infatti incontrato sia dei procuratori che degli avvocati per avere un quadro d’insieme del sistema della giustizia penale….ecco ciò che ha affermato: “la maggior parte dei procuratori distrettuali con cui ho parlato non faceva altro che pensare alla propria percentuale di condanne”…Ed è proprio questo che ha fatto infuriare Clyde Shelton, ottimo doppio di possibili persone reali.

Ad aggiungersi all’ottima sceneggiatura e all’eccellente interpretazione degli attori, c’è il lavoro del regista F. Gary Gray che già aveva ottenuto un grande risultato con The Italian Job. Secondo gli stessi attori, Gray è stato capace di creare quell’atmosfera di drammaticità, di suspence e di coinvolgimento che rendono il film un grande prodotto cinematografico. Ed è vero… grazie al regista lo spettatore non sa mai cosa aspettarsi, non riesce a capire come un uomo dalla prigione riesca a tenere sotto scacco un intera città…né si rende conto di quale sia la sua prossima mossa.

Infatti sin dall’inizio non sappiamo quale sia il lavoro di Clyde né tantomeno quanto sia intelligente….solo più avanti avremo la consapevolezza di chi è e di cosa sia capace. Di sicuro hanno contribuito non poco le location, Philadelphia è stata infatti scelta non solo per la fantastica architettura ma perché è il luogo in cui i Padri Fondatori hanno affrontato per la prima volta molte questioni di giustizia, mentre, per le scene girate in carcere, la scelta è caduta su Holmesburg Prison, una prigione che dopo un periodo di chiusura è stata riaperta per ospitare i detenuti provenienti da altri penitenziari sovraffollati.

In questo carcere dall’aspetto medievale, gli attori si sono dovuti destreggiare tra detenuti che di tanto in tanto dovevano passare bloccando le riprese, cattivi odori, un grande freddo e l’idea di essere in un posto conosciuto per i suoi assurdi esperimenti medici fatti su alcuni detenuti in tempi passati….insomma un luogo ideale per ricreare un atmosfera colma di tensione!

In conclusione si può affermare che grazie a tutti questi fattori Giustizia Privata è un film interessante, che affronta un tema importante in modo inusuale…di certo non è un film prevedibile.

 

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