Quel che sapeva Maisie: recensione del film

Quel che sapeva Maisie è un adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Henry James, edito a fine anni ’80. La collaudata accoppiata alla regia composta da Scott McGehee e David Siegel (Suture, I segreti del lago, Parole d’amore) si affida all’abile e capace sceneggiatura di Carroll Cartwright e Nancy Doyne ai quali per primi è venuta l’idea di lavorare sul romanzo di James.

 

In Quel che sapeva Maisie la piccola Maisie (Onata Aprile) ama tantissimo i suoi genitori, peccato loro si siano separati e non siano quelle che si potrebbero definire “due persone consuetudinarie”. La madre di Maisie, Susanna (Julianne Moore), è un’eccentrica rock star con manie di persecuzione e un carattere instabile; il padre, Beale (Steve Coogan) è un elegante quanto impegnatissimo mercante d’arte sempre preso con i suoi viaggi di lavoro. La piccola è costretta sua malgrado ad essere sballottata tra una casa e l’altra e di conseguenza ad assistere alla guerra senza limiti tra i due scapestrati genitori.

Quel che sapeva Maisie, il film

Quel che sapeva Maisie è un intenso racconto che allo spettatore è mostrato, quasi sempre, attraverso gli occhi, lo sguardo della piccola quanto incredibile protagonista interpretata splendidamente dalla nuova stellina Onata Aprile. Una storia che non dice nulla di particolarmente nuovo e originale, si parla di un classico caso di “affidamento congiunto”, uno dei primi al tempo del romanzo, una consuetudine oggi. Nonostante questo la forza del film è il concentrarsi sui sentimenti, gli stati d’animo, le emozioni vissute e spesso soppresse dalla piccola Maisie, vittima della follia e della irresponsabilità degli adulti. Quello con i genitori è un rapporto particolare, quasi inesplicabile, un amore vero e sincero che però contrasta con l’incapacità di assicurare alla bambina una vita ed una quotidianità anche solo vagamente normale. La profondità di base, ricercata attraverso dialoghi semplici e una struttura narrativa essenziale, tiene in piedi un film che emoziona e coinvolge lo spettatore, il quale accompagna emotivamente Maisie nella sua odissea alla ricerca della normalità. Detto di Onata Aprile, nel film primeggiano altri ottimi interpreti su cui ci permettiamo di elevare la notevole performance di Julianne Moore, semplicemente stupenda nella parte dell’umorale madre irresponsabile, a cui la Moore conferisce uno spessore incredibile con la sua innata capacità di alternare eccessi di gioia ad altri di ira.

Quel che sapeva Maisie, film che uscirà nelle sale italiane a partire dal prossimo 26 giugno, è un toccante ritratto di una società contemporanea a volte folle e senza guide, in cui l’egocentrismo e l’individualismo imperante si lasciano dietro, spesso, vittime piccole ed innocenti le quali vorrebbero solo vivere una vita normale.

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