Burying the Ex: recensione del film di Joe Dante #Venezia71

Burying the Ex

Joe Dante, il creatore dei Gremlins e di tante altre creature macabre e fantastiche, confeziona Burying the Ex, una commedia nera deliziosa sul tema dell’amore e della convivenza, che analizza in salsa gore (ma moderata) cosa si è disposti a fare e a sopportare all’interno di un rapporto a due e quanto sarebbe meglio, a volte, essere sinceri e avere il coraggio di troncare una relazione, piuttosto che arrivare alle estreme conseguenze.

 

In Burying the Ex Max è un fan sfegatato di vecchi film dell’orrore che lavora in un negozio di oggetti macabri e memorabilia dedicati al cinema di genere. Anche se non troppo convinto, decide di andare a vivere con Evelyn, una ragazza paranoica, dispotica, fissata con l’alimentazione sana e la raccolta differenziata. Max vorrebbe uscire da questa situazione e trovare il modo di troncare la storia, ma Evelyn viene travolta da un autobus e muore. Dopo qualche tempo incontra però Olivia, una ragazza che ha le sue stesse passioni e che stravede per lui. In breve tempo l’amore tra i due esplode e la vita di Max sembra prendere la giusta direzione, se non fosse per Evelyn, risorta dalla tomba e determinata a riprendersi il suo fidanzato, che vorrebbe uccidere per vivere con lui nell’eternità.

Burying the Ex, odissea di morti viventi

Il film è scanzonato, vivace, con una narrazione fresca che non subisce mai momenti di arresto, questo grazie anche ai bravi protagonisti: Anton Yelchin nella parte di Max, Ashley Greene in quella di Evelyn, Alexandra Daddario nel ruolo di Olivia e Oliver Cooper che interpreta il nerd di turno, personaggio che non può mai mancare in ogni commedia americana che si rispetti.

Joe Dante da segno ancora una volta di grande talento, mestiere, e anche innovazione (a differenza di quanto accade oggi per tanti maestri del cinema horror e di genere) inserendosi nel nuovo filone della zombie-commedy, inauguratosi in realtà negli anni cinquanta con Zombie to Broadway e resuscitato recentemente con pellicole come Shaun of the Dead e Zombieland. Da cinefilo fervente, Dante riempie il suo film di una miriade di citazioni, alcune eclatanti e altre più sottili, recepibili solamente da iniziati di alto lignaggio. Memorabile è il nome di una ditta di trasporti che fa una rapida comparsata nel film: “Traslochi Romero e figli”.

Burying the Ex è una commedia macabra spassosa, con momenti horror e con tanti spunti di riflessione, sapientemente celati da una confezione da B-movie per essere digerita anche dai palati meno raffinati.

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