ParaNorman: quando i loser…vincono!

Se la vostra città subisse un attacco da parte degli zombie, chiedereste sicuramente aiuto a quello che vi sembra il ragazzino più sveglio e intraprendente del luogo… e sbagliereste. Ve lo dimostrerà ParaNorman, il nuovo film d’animazione della Laika Entertainment, nelle sale italiane dal 12 ottobre. La pellicola, così come la precedente Coraline e la porta magica, candidata all’Oscar nel 2010, è girata con la tecnologia stop-motion e sarà distribuita anche nella versione in 3D.

 

L’eroe della storia è Norman, un bambino che tutti considerano strambo e un po’ sui generis per via di un dono che lo accomuna al piccolo Cole del Sesto senso: Norman vede i fantasmi. Anzi, parla addirittura con loro, salutandoli cordialmente la mattina quando va a scuola e preoccupandosi del loro stato di salute come se fossero dei vicini di casa. Nella cittadina dove vive, le cose cambiano quando vi si abbatte una maledizione. Lo spirito tormentato di una ragazzina ingiustamente accusata di stregoneria anni e anni prima, si risveglia, e un’orda di morti viventi inizia a terrorizzare gli abitanti del posto. Solo Norman, grazie al suo dono, cercherà di dare una svolta alla situazione.

Il lungometraggio è interpretato da Kodi Smit-McPhee, Casey Affleck, Tempestt Bledsoe e John Goodman, e guardando le immagini del trailer sembra che paghi un debito consistente alle vecchie pellicole horror degli anni ’30 e ‘40 – quelle di Karloff e Lugosi, per intenderci, prodotte allora dalla Universal che in Italia distribuirà il film. Il luogo in cui si svolge la vicenda, invece, ha sembianze simili a quelle di Derry, la località immaginaria del Maine in cui Stephen King ha ambientato storie indimenticabili per gli appassionati del genere, come It, Insomnia e Mucchio d’ossa. Un’altra caratteristica che accomuna il cartone ai romanzi di King è che, oltre che con spiriti e streghe, il bambino dovrà vedersela proprio con i discutibili comportamenti suoi concittadini ignoranti, sciocchi e molto superficiali. Peggiori dei mostri veri e propri. Tuttavia in ogni sequenza del film la componente dark e oscura fa da contrappunto a sketch comici e situazioni paradossali. Questa complementarità è evidente già dalle caratteristiche fisiche dei personaggi. L’unico amico e aiutante del protagonista, per esempio, è un grassoccio compagno di scuola che trascorre buona parte del suo tempo a ingozzarsi e che lo ammira in tutto e per tutto.

Anche in ParaNorman i loser si riconfermano i veri eroi del cinema horror.

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