Con il suo nuovo film, Il ragazzo e l’airone (qui la recensione), Hayao Miyazaki ha realizzato un’altra esperienza cinematografica preziosa e originale. L’autore giapponese, con l’aiuto degli animatori dello Studio Ghibli, ha realizzato un’avventura commovente, stravagante e fantastica. La storia di formazione segue un ragazzino, Mahito Maki, che perde sua madre durante il bombardamento di Tokyo nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Mahito e suo padre, Shoichi Maki, si trasferiscono in campagna in modo che Shoichi possa risposarsi con la sorella minore della sua defunta moglie, Natusko. Mentre Mahito fatica ad adattarsi alla sua nuova vita, presto intraprende un viaggio magico e introspettivo. Qui di seguito vi proponiamo la spiegazione del finale di Il ragazzo e l’airone.
5L’inizio della storia
All’inizio, Mahito è infelice dopo essersi trasferito nella sua nuova casa di campagna, e c’è distanza tra il ragazzo e la sua nuova matrigna, Natsuko, anche lei incinta del figlio di Shoichi. Dopo essere arrivato nella tenuta di campagna, Mahito viene spesso seguito e infastidito da un curioso airone cenerino. Vicino alla casa c’è un misterioso edificio abbandonato costruito dall’enigmatico patriarca della famiglia, il prozio di Mahito.
L’uomo, già famoso architetto, è misteriosamente scomparso molti anni prima. Più tardi, Natsuko scompare nella torre e Mahito viene attirato lì dall’airone cenerino, che è in grado di parlare, e che dice a Mahito che la sua madre biologica, Hisako, è ancora viva. La torre abbandonata costruita dal prozio di Mahito ospita un mondo magico, un regno inquietante, magico e innaturale che esiste separato dal mondo naturale. Mahito e l’Airone cenerino diventano così alleati nella missione di salvare Natsuko. Ma come finisce il viaggio di Mahito?
4Mahito e l’airone cenerino affrontano un mondo fantastico
Quando entra nella torre abbandonata, Mahito litiga con l’airone cenerino e spara all’uccello con una freccia improvvisata. Il misterioso prozio ordina all’airone cenerino di fare da guida a Mahito durante la loro ricerca. Il gruppo viene quindi trasportato in un mondo magico in cui Mahito e l’airone cenerino, che può assumere una forma ibrida simile a quella umana, incontrano molte strane creature e fenomeni.
Incontrano una giovane Kiriko, una versione giovane di una delle cameriere che lavora per Natsuko nel mondo naturale. La versione anziana di Kiriko si era inizialmente unita a Mahito nella ricerca, ma si trasforma in una bambola di legno dopo che i protagonisti passano nel regno alternativo. La versione più giovane di Kiriko, che è un marinaio esperto e guida un peschereccio nel mondo alternativo, concede a Mahito e all’airone cenerino un riparo e fornisce ai due istruzioni sul quel mondo prima che continuino il loro viaggio. Nonostante la mancanza di fiducia reciproca, Mahito e l’Airone cenerino accettano di lavorare insieme nella loro ricerca.
Alla fine, il gruppo incontra alcuni parrocchetti malvagi, carnivori e antropomorfi che sono governati dal Re Parrocchetto. Durante il loro viaggio, Mahito e l’Airone cenerino sono assistiti anche da una giovane donna, Himi, che è la madre biologica di Mahito da bambina e ha poteri pirocinetici nel regno alternativo. Rivela che Natsuko è sua sorella e si è nascosta da qualche parte per partorire. Himi aiuta Mahito a intrufolarsi nella cittadella del Re Parrocchetto, dove si nasconde Natsuko.
3Un mondo dove il tempo si ferma
In Il ragazzo e l’airone, nel mondo naturale, dopo la scomparsa di Mahito e Natsuko, una delle cameriere di Natsuko spiega alcuni dei segreti della torre abbandonata al preoccupato Shoichi. Il prozio costruì la torre nel punto in cui uno strano meteorite colpì la Terra. Alcuni anni prima, una giovane Hisako era scomparsa per un anno intero. Un anno dopo, sorprendentemente, tornò, senza essere invecchiata, e stava bene, come se nulla fosse cambiato. Questa rivelazione spiega come Mahito e l’Airone cenerino incontrano la giovane Hisako/Himi, mentre continuano la loro ricerca nello strano regno magico.
Mahito e l’Airone salvano dunque Himi dai parrocchetti che l’avevano fatta prigioniera e vanno a visitare il patriarca della famiglia, il prozio di Mahito. L’uomo ha convocato il ragazzo dal mondo perché vuole che Mahito erediti il suo ruolo di persona che supervisiona il regno alternativo, il quale sembra alimentato dalla meteora interstellare che si è schiantata nell’area in cui è stata costruita la torre. Mahito rifiuta l’offerta del suo prozio, volendo tornare nel mondo reale con Natsuko. Il prozio dice che solo qualcuno della loro stirpe di sangue, un’anima innocente, può ereditare il mondo e mantenere i segreti della torre, ma Mahito sottolinea correttamente che lui è contaminato dalla malizia, sottolineando che si è colpito e sfregiato con una roccia dopo che è stato vittima di bullismo da parte dei bambini nella sua nuova scuola.
Il prozio crede dunque che il mondo naturale sia senza speranza e condannato, ma Mahito è disposto a rischiare la vita pur di tornare a casa. A quel punto, ne Il ragazzo e l’airone il Re Parrocchetto interviene, tentando di bilanciare gli artefatti magici del Prozio, ma fallisce miseramente. Affetta gli oggetti con rabbia, rendendo la torre e il regno magico instabili e il mondo all’interno della torre inizia a crollare e a disintegrarsi.
2Il viaggio verso casa
Mahito, Himi, l’Airone cenerino e Natsuko corrono per fuggire dal regno magico. Dopo aver realizzato che Himi è sua madre, Mahito tenta di avvertirla della sua morte in un incendio mentre stanno per lasciare il regno alternativo attraverso diverse porte che conducono ai periodi di tempo in cui sono entrati per la prima volta nella torre. Himi ritorna al periodo prima della seconda guerra mondiale, quando era misteriosamente scomparsa, sottolineando che deve tornare a quel tempo per poter dare alla luce Mahito. Se ne va senza preoccuparsi del suo destino finale, dicendo al suo futuro figlio che non teme il fuoco. Mahito, l’airone cenerino e Natsuko tornano invece ai loro tempi, riunendosi con Shoichi, che è felicissimo di ritrovare la sua famiglia.
L’anziana Kiriko ritrova invece il suo corpo umano dopo che Mahito ha tirato fuori dalla tasca la sua bambola di legno. I parrocchetti sono costretti a evacuare il loro regno e tornare nel mondo naturale, trasformandosi di nuovo in normali e innocui parrocchetti. Dopo aver completato il suo viaggio, Mahito è ora in pace nel mondo naturale e accetta Natsuko come sua nuova madre. Un epilogo mostra la famiglia due anni dopo, dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale. Shoichi, Natsuko e il loro bambino più piccolo aspettano Mahito, che sta facendo le valigie per andarsene, mentre la famiglia si prepara a tornare a Tokyo.
1La conclusione del film
Il ragazzo e l’airone è un viaggio bellissimo, abbagliante ed emozionante sull’elaborazione del lutto, il lasciare andare la disperazione e affrontare la tragedia personale. Durante la sua ricerca, Mahito affronta l’introspezione sui suoi sentimenti, ammettendo come si è fatto del male dopo essere stato vittima di bullismo da parte dei suoi nuovi compagni di classe. Nonostante il desiderio del prozio di nominare Mahito come suo sostituto per impossessarsi del regno alternativo, Mahito fa una scelta matura, rifiutando il regno magico nella torre per tornare al mondo naturale con un rinnovato senso di speranza e ottimismo.
Mahito porta con sé le lezioni e l’esperienza acquisita nel regno magico. Il viaggio ha guarito il suo cuore, mentre ha imparato ad amare e ad accettare la sua matrigna, Natsuko. La madre biologica di Mahito, Himi, nonostante conosca il suo oscuro destino, ritorna felicemente al suo tempo originale, fiduciosa nell’idea che un giorno darà alla luce Mahito. Il ragazzo e l’airone diventa dunque anche un’occasione di monito affinché ognuno faccia la propria parte nel costruire un mondo migliore, nel film sconvolto dalla guerra. Torna allora centrale la domanda: E voi come vivrete?