Guillermo del Toro anticipa un “cambiamento radicale” nella sua carriera dopo Frankenstein

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Il leggendario regista Guillermo del Toro ha annunciato che la sua carriera di regista, per cui è famoso, prenderà una svolta radicale dopo l’uscita di Frankenstein su Netflix. Guillermo del Toro, come noto, è noto come regista, sceneggiatore e produttore con una carriera iniziata negli anni ’80. Ha un talento distintivo per l’horror, il fantasy e le avventure selvagge e contorte. Ha ottenuto notevole attenzione con il suo primo lungometraggio, Cronos (1993). Si è poi affermato per i suoi film di straordinaria bellezza, tra cui La forma dell’acqua, Il labirinto del fauno e Hellboy.

Ora, nel numero di Empire dedicato a Wicked: For Good, del Toro ha però ora annunciato il suo addio “al tipo di regia per cui è più conosciuto”: “Questo film [Frankenstein] chiude il ciclo. Se si guarda alla discendenza, da Cronos a La spina del diavolo, da Il labirinto del fauno a Crimson Peak fino a questo, si tratta di un’evoluzione di un certo tipo di estetica, di un certo tipo di ritmo e di un certo tipo di empatia. Sento il bisogno di un cambiamento. Non si sa mai, dopodomani potrei voler fare Jekyll & Hyde, o qualsiasi altra cosa. Ma in questo momento, il mio desiderio è quello di provare a fare qualcosa di molto diverso“.

Cosa significa la rottura di Guillermo del Toro con la sua estetica classica

L’impressionante carriera di Guillermo del Toro abbraccia diversi decenni, ma il suo stile distintivo sta subendo una trasformazione completamente nuova. Dato che il regista ha dichiarato di aver bisogno di un cambiamento, è lecito supporre che i suoi progetti futuri potrebbero prendere una strada diversa. Per quanto riguarda la regia, del Toro ha comunque dato ai fan la speranza di possibili progetti futuri, ma le sue dichiarazioni indicano che saranno di natura diversa da quella a cui il pubblico è abituato. Guillermo del Toro ha anche messo fine alle speranze dei fan per i progetti non realizzati, tra cui l’adattamento di H.P. Lovecraft Alle montagne della follia, affermando: “È troppo grande, troppo folle, troppo vietato ai minori”.

Guarda anche la nostra recensione di Frankenstein

Gianmaria Cataldo
Gianmaria Cataldo
Laureato con lode in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza e iscritto all’Ordine dei Giornalisti del Lazio come giornalista pubblicista. Dal 2018 collabora con Cinefilos.it, assumendo nel 2023 il ruolo di Caporedattore. È autore di saggi critici sul cinema pubblicati dalla casa editrice Bakemono Lab.
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