Gen V – Stagione 2 Episodio 5: il nuovo potere di Marie e la teorie su Cipher

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Gen V – Stagione 2 ha gradualmente mostrato il potenziale dei poteri di Marie Moreau, ma l’episodio 5 “The Kids Are Not Alright” segna una svolta decisiva: Marie ottiene un potenziamento che potrebbe cambiare le sorti non solo della serie, ma anche di The Boys – Stagione 5. La trama porta i protagonisti a Elmira, dove cercano di liberare Cate, ma finiscono nuovamente prigionieri. Cipher sfrutta la situazione per spingere Marie e i suoi amici oltre i propri limiti, arrivando a coinvolgere anche la sorella di Marie, Annabeth.

Questa tanto attesa reunion, però, assume presto tinte drammatiche. Annabeth viene ferita gravemente, e ciò scatena un’evoluzione inaspettata dei poteri di Marie, che si rivelano molto più vasti di quanto immaginato finora.

Marie Moreau può guarire le persone con il suo potere

Durante il tentativo di fuga da Elmira, Marie trova il corpo della sorella in fin di vita, sanguinante a terra. Convinta di averla persa per sempre, in preda alla disperazione scopre un nuovo aspetto delle sue abilità: riesce a manipolare il sangue di Annabeth al punto da rianimarla.

Questa capacità la pone tra i Supes più potenti mai visti nell’universo di The Boys. Tuttavia, la scena mostra anche i rischi: mentre Marie guarisce la sorella, le persone intorno a lei provano dolore e soffrono di epistassi. Non è ancora chiaro come funzioni il processo, né se Marie potrà imparare a controllarlo, ma resta il fatto che il prezzo da pagare sembra elevato.

Il potere di guarigione non è solo un’evoluzione narrativa, ma anche un’arma potenzialmente decisiva per gli eventi futuri. È molto probabile che questa nuova abilità giochi un ruolo centrale sia in Gen V sia in The Boys, dove potrebbe addirittura influire sul destino di Homelander.

Un potere che potrebbe essere la chiave per sconfiggere Homelander

La possibilità che Marie non si limiti a guarire ferite, ma arrivi a manipolare il sangue a livello cellulare, apre scenari straordinari. Potrebbe curare malattie come il cancro o, ancora più rivoluzionario, rimuovere il Compound V dal corpo dei Supes.

Se davvero potesse eliminare la sostanza che dona i poteri, Marie diverrebbe una minaccia diretta per l’intero sistema di supremazia dei Supes, Homelander compreso. Un Homelander privato dei poteri e reso un semplice essere umano subirebbe una punizione peggiore della morte, soprattutto considerando le sue ossessioni riguardo all’invecchiamento, già evidenti nella quarta stagione di The Boys.

Al tempo stesso, la capacità di purificare il sangue potrebbe aiutare Supes come Sam, la cui vita è stata devastata da poteri incontrollabili. Ma un potere simile attirerebbe anche l’odio e la persecuzione di chi difende l’ideologia della superiorità dei Supes.

Persino senza arrivare a tanto, la possibilità di riportare in vita compagni caduti o di mantenerli in forze durante le battaglie può ribaltare gli scontri. Nel conflitto finale contro Homelander, Marie potrebbe garantire la resistenza necessaria per non soccombere ai suoi colpi mortali. Non a caso Cipher e Sister Sage osservano che Homelander non approverebbe affatto il lavoro che stanno facendo con lei.

L’interesse di Cipher e la teoria del “burnt man

L’episodio 5 suggerisce anche il vero obiettivo di Cipher. Da tempo il nuovo preside di Godolkin custodisce un uomo sfigurato in una camera iperbarica, e una teoria diffusa tra i fan sostiene che si tratti proprio di Thomas Godolkin.

Cipher potrebbe voler usare i poteri di Marie per guarire quest’uomo, mantenendolo in vita o addirittura restituendogli un corpo funzionante. Questo richiederebbe a Marie un livello di controllo ancora più alto sulle sue abilità, spingendola oltre i limiti già raggiunti con Annabeth.

Se la teoria fosse corretta e il misterioso uomo fosse davvero Godolkin, la sua resurrezione avrebbe ripercussioni anche su The Boys. Potrebbe inserirsi come nuovo antagonista o complicare ulteriormente i piani di Homelander. In ogni caso, l’addestramento di Marie e l’evoluzione dei suoi poteri sembrano intrecciati con la direzione che prenderà anche la serie madre.

Le implicazioni per Gen V stagione 2 e The Boys stagione 5

L’introduzione del potere di guarigione segna una svolta narrativa e tematica. Da un lato, Marie si conferma protagonista assoluta dello spin-off, incarnando non solo la speranza di un futuro diverso per i Supes, ma anche la possibilità di rompere gli schemi consolidati. Dall’altro, l’abilità apre un ventaglio di possibilità per The Boys: la battaglia contro Homelander potrebbe non limitarsi più alla forza bruta, ma passare attraverso il controllo della fonte stessa dei poteri.

Inoltre, il legame emotivo con Annabeth fornisce a Marie una motivazione personale fortissima, trasformando il dolore in determinazione. Ma al tempo stesso la rende vulnerabile, esposta alle manipolazioni di Cipher e degli altri che vogliono sfruttare la sua abilità.

Marie come punto di svolta nell’universo di The Boys

La rivelazione del quinto episodio di Gen V segna un momento cruciale non solo per lo spin-off, ma per l’intera mitologia costruita da Prime Video. Marie Moreau, da giovane Supe ancora incerta sulle proprie capacità, si trasforma in un personaggio cardine, potenzialmente decisivo per la fine di Homelander e del dominio dei Supes.

La sua capacità di guarire, se perfezionata, potrebbe ribaltare gli equilibri di potere. Ma il prezzo – fisico, psicologico e politico – rischia di essere altissimo. Con Cipher e i misteri legati al “burnt man” ancora irrisolti, e con lo spettro di Homelander che incombe, è chiaro che Marie rappresenta la chiave narrativa verso il futuro di entrambe le serie.

Gen V – Stagione 2 non solo amplia i confini dell’universo di The Boys, ma prepara il terreno per una resa dei conti finale che potrebbe cambiare per sempre la storia dei Supes.

Chiara Guida
Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice e Direttore Responsabile di Cinefilos.it dal 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.
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