Il Professore e il Pinguino (The Penguin Lessons) è un film del 2024 diretto da Peter Cattaneo e interpretato da Steve Coogan e Jonathan Pryce. Presentato in anteprima mondiale al Toronto International Film Festival il 6 settembre 2024, il film è una commedia drammatica che alterna ironia e malinconia per raccontare l’incontro tra un insegnante britannico e un pinguino sopravvissuto a un disastro ambientale. Ma quanto c’è di vero in questa storia che ha commosso pubblico e critica?
Una storia vera tratta dal memoir di Tom Michell
Il film è tratto dal libro autobiografico The Penguin Lessons di Tom Michell, pubblicato nel 2015 e divenuto un caso editoriale internazionale. Nel suo memoir, Michell racconta la propria esperienza come giovane insegnante inglese trasferitosi in Argentina negli anni Settanta per insegnare inglese e rugby in un collegio maschile.
Durante un viaggio in Uruguay, sulla spiaggia di Punta del Este, si imbatté in decine di pinguini uccisi da una fuoriuscita di petrolio. Tra i corpi senza vita trovò un unico sopravvissuto: lo ripulì nel bagno dell’hotel, lo nutrì e cercò di restituirlo al mare. Ma l’animale, ribattezzato Juan Salvador, rifiutò di andarsene, seguendolo ovunque. Michell decise così di portarlo con sé in Argentina, dove divenne la mascotte della scuola e un simbolo di speranza per studenti e insegnanti.
Dal libro al film: libertà creative e nuovo contesto storico
La sceneggiatura, firmata da Jeff Pope, mantiene la struttura del racconto originale ma inserisce nuovi elementi di fiction per ampliare il dramma umano e politico. Nel film, Michell insegna in una Buenos Aires attraversata dalle tensioni del colpo di Stato del 1976, e stringe legami con Maria e Sofia, due donne coinvolte nella lotta contro la repressione militare.
Attraverso di loro, il film intreccia il percorso personale del professore — segnato dalla perdita della figlia — con la storia collettiva del Paese, trasformando la vicenda in una riflessione sulla libertà, il coraggio e la redenzione. Il pinguino Juan Salvador diventa così una presenza simbolica, un ponte tra dolore e speranza, tra la fragilità umana e la purezza della natura.
Una lezione di umanità ispirata a fatti reali
Nonostante le licenze narrative, Il Professore e il Pinguino resta ispirato a una storia vera. L’esperienza reale di Tom Michell e del suo pinguino ha rappresentato un piccolo miracolo quotidiano, capace di restituire fiducia, empatia e leggerezza in un tempo di crisi.
Nel film, la morte di Juan Salvador e il suo funerale nel cortile della scuola diventano una metafora di rinascita: un modo per dire addio, ma anche per celebrare ciò che resta. Come nel libro, l’incontro tra uomo e animale è una parabola sulla cura reciproca e sulla possibilità di riscoprire la gioia nei luoghi più inattesi.
Il Professore e il Pinguino ricorda che a volte la più grande lezione di vita arriva da chi non parla, ma sa ascoltare.