Il Discorso del Re ha trionfato al Kodak Theatre, forse un po’ a sorpresa, ma questo è quando l’Academy ha deciso. Tornata a letto dopo la lunga notte in bianco, non posso che essere soddisfatta per i risultati, a dispetto di ciò che temevo.

Interessante anche notare come film unanimemente brutti, come l’Alice in Wonderland di Burton, abbiano invece ottenuto 2 premi, costumi e scenografie, mentre altri film plurinominati siano rimasti a mani vuote, su tutti Il Grinta dei Coen, che non hanno mascherato le loro espressioni ‘contrariate’. Niente di nuovo invece per i premi agli attori: Colin Firth si prende quello che l’anno scorso gli era stato tolto da Jeff Bridges, il suo Re Giorgio merita tutto il successo ottenuto! E che dire della splendidamente incinta Natalie Portaman? Commezione contenuta e occhi luminosi, la bella attrice non ha stupito nessuno con la sua meritata statuetta. A chiudere Melissa Leo e Christian Bale, anche loro scontati ma meritati.
Rensta un po’ di insoddisfazione per la conduzione della serata, preannunciata come qualcosa di scoppiettante e irriverente, non ha riservato grandi emozioni nè sorprese. Il brio della Hathaway è sembrato non bastare per sopperire all’ingessatura di Franco, nè al piattume con cui gli autori della serata hanno appesantito i dialoghi. I premi hanno voluto premiare il classicismo; in una notte dove per qualche tempo si è pensato che tutto fosse possibile, alla fine tutto si è risolto con un grande trionfo regale.



