A breve si aprirà a Trieste, città nel cuore della Mitteleuropa il 22° Trieste Film Festival. Ad inaugurare i sette giorni di proiezioni, incontri e retrospettive sarà il regista Danis Tanovic, premio Oscar per il miglior film straniero nel 2002 con “No man’s Land”, anche premio a Cannes per la migliore sceneggiatura .
Presenterà infatti egli stesso il
20 gennaio la sua nuova opera “Cirkus Columbia”, tratto dal libro
di un giornalista croato e che narra la storia di un uomo che
ritorna in patria. Una vicenda che parla soprattutto della caduta
di un mondo, quello del regime comunista (gli eventi sono
ambientati nel ‘91) e di una nuova realtà, che è preludio di una
lunga e insensata tragedia. Gli attori che Tanovic ha scelto,
avevano già recitato insieme per Kusturica in “Papà è in viaggio
d’affari”, ma sono volti noti anche ad Hollywood, come Mira Furlan
(la francese selvaggia di Lost). Il film era stato già
presentato allo scorso festival veneziano durante le giornate degli
autori, e aprirà l’annuale edizione del Festival triestino
nonostante non abbia ancora trovato una distribuzione in Italia.
Insieme a Tanovic, saranno numerosi gli autori stranieri
provenienti dall’est e centro Europa, ma anche dall’Italia stessa,
che affolleranno i giorni del festival. In particolare, grazie alla
collaborazione dell’Istituto di Cinema di Bratislava, verrà
proposta una retrospettiva sullo sceneggiatore Dušan Hanák, Orso
d’Argento a Berlino nel 1980 per “322”.
Importanti giorni di incontro tra esperti e lavoratori del settore
invece, avverranno tra il 19 e il 21 gennaio con WHEN EAST MEETS
WEST , incontro di co-produzione organizzato dal Fondo per
l’Audiovisivo del Friuli Venezia Giulia e il Trieste Film Festival.
L’obiettivo è di incoraggiare la cooperazione tra paesi dell’Europa
orientale, Italia e un altro Paese dell’Europa occidentale:
nell’edizione di quest’anno il paese selezionato sarà la
Francia.