Sparkle, ovvero il ritorno sullo schermo di Whitney Houston. Ovvero, il suo singolare modo di darci l’ultimo saluto.
Uscirà il prossimo agosto la commedia
musicale Sparkle, remake
dell’omonimo film di Sam O’Steen del 1976, ispirato alla storia del
gruppo musicale femminile The Supremes. Prodotto dalla Sony
Pictures, il film regala la quarta e ultima apparizione
cinematografica di Whitney Houston, che ha fatto il suo esordio
sulle scene con Guardia del corpo (di Mick Jackson, con
Kevin Costner) nel 1992, seguito da Donne (di Forest
Whitaker) nel 1995 e da Uno sguardo dal cielo (di Penny
Marshall, con Denzel Washington) nel 1996.
Diretto da Salim Akil, Sparkle racconta il difficile cammino verso il successo che tre sorelle, cantanti di un trio gospel, intraprendono tra le insidie del mondo dello spettacolo. Nel loro viaggio verso la celebrità non manca peraltro la presenza della solida figura materna, nei cui panni troviamo Whitney Houston, che cerca di difendere le figlie dai pericoli della fama e della droga.
Raccontando una storia delicatamente controversa e che, seppur involontariamente, fa nascere una serie di riferimenti alla vita della stessa popstar, questo film indubbiamente porterà con sé una scia di riflessioni, polemiche, pensieri sulla stessa fine prematura della cantante.
(fonte: comingsoon)