La giuria composta dallo scrittore Marcello Fois, dalla regista e sceneggiatrice Elisabetta Lodoli e dal regista e sceneggiatore Carlo Sarti, ha assegnato il Platinum Grand Prize come migliore lungometraggio in concorso a Cheatin’, il film di Bill Plympton che conferma il genio creativo dell’artista americano, due volte candidato all’Oscar (per Your Face e Guard Dog), universalmente riconosciuto come uno dei maestri più importanti dell’animazione contemporanea.
Tra gli eventi più seguiti di quest’edizione, dedicata al tema “Futuropolis – Le città del futuro”: la prima nazionale di Rio 2 – Missione Amazzonia, le anteprime di Si alza il vento, Goool! e Rio 2096; l’omaggio a Guido Manuli con I Love Hitchcock.
Cheatin’ racconta la storia di Jake e Ella, che si incontrano in un fatidico incidente agli autoscontri e diventano la coppia più felice nell’intera storia del romanticismo. Ma quando una donna intrigante insinua una punta di gelosia nel loro perfetto corteggiamento, insicurezza e odio provocano una fine prematura. Solo con l’aiuto di un mago caduto in disgrazia e della sua “macchina dell’anima” proibita, Ella riesce a prendere forma nelle numerose amanti di Jake, combattendo disperatamente tra inganno e fallimento nel tentativo di recuperare il proprio destino.
La giuria ha inoltre deciso di assegnare due menzioni speciali, al cartoon ecologista Tante Hilda! di Jacques-Rémy Girerd e al film a episodi Short Peace (diretto, tra gli altri, dal grande Katsuhiro Otomo), “come conferme della vitalità, dell’attualità, del fascino e dell’eleganza nelle grandissime scuole di animazione giapponese e francese“.
Tra gli oltre 100 cortometraggi del concorso Future Film Short, sostenuto quest’anno dalla Provincia di Bologna, la giuria composta dall’autore televisivo e sceneggiatore Mario Bellina, dalla Docente dell’Accademia di Belle Arti di Brera Maura Pozzati e dalla disegnatrice Silvia Ziche, ha deciso di premiareMr. Hublot, il piccolo, grande film di Laurent Witz già vincitore quest’anno dell’Oscar come miglior corto animato: “per l’originalità del mondo, della storia e dei personaggi, realizzati con un character design capace di mescolare in modo divertente elementi tecnologici e biologici. La storia diverte e commuove pur nella sua semplicità e impressiona per la qualità tecnica”.
Menzione speciale a Wind di Robert Loebel, “per l’originalità dell’idea, vero punto di forza del cortometraggio che ha momenti di grande ironia e divertimento. Stupisce il graphic design perfettamente al servizio della storia”.
Il terzo concorso del FFF, quello del Premio Franco La Polla riservato alla critica cinematografica, è stato vinto dal saggio “Beast of the Southern Wild – Welcome into the Myth of the End of the World” di Laura Luppi, “per la capacità di inquadrare l’oggetto della ricerca all’interno del contesto culturale americano e perché nell’utilizzare il mito per leggere il cinema, riporta a una delle metodologie più care a Franco La Polla“. Il premio Franco La Polla, istituito sotto il patrocinio dell’Università di Bologna e assegnato sotto la supervisione di Susanna La Polla, consiste nella pubblicazione sulla rivista Cineforum e la segnalazione in una sezione dedicata nel sito del FFF. La giuria del premio è composta da Silvia Albertazzi (Docente di Letteratura Inglese, Università di Bologna), Michele Fadda (Docente di Storia del Cinema, Università di Bologna), Leonardo Gandini (Docente di Storia del Cinema presso l’Università di Modena e Reggio-Emilia),Giacomo Manzoli (Docente di Storia del Cinema, Università di Bologna), Roy Menarini (docente di Cinema e Industria Culturale, l’Università di Bologna), Massimiliano Spanu (Docente di Semiologia del Cinema, Facoltà di Scienze della Formazione Università di Trieste), Enrico Terrone (Docente di Storia e critica del Cinema presso l’Università del Piemonte Orientale), Giulietta Fara e Oscar Cosulich (direttori del Future Film Festival).