Che The Wolf of Wall Street di Martin Scorsese abbia fatto discutere non è una novità, ma il fatto che sia diventato motivo di boicottaggio forse si.
In Russia, infatti, nella città di Novosibirsk, cinque catene di cinema hanno dovuto pagare una multa salata di circa 4 milioni di rubli (circa 115.000 dollari) per aver proiettato il film di Scorsese.
L’Agenzia Federale russa ha emesso tali sanzioni perché alcune scene che vedono protagonista Leonardo Di Caprio, sono da considerarsi un’ istigazione all’uso di sostanze stupefacenti.
Un comunicato stampa di un’agenzia di Stato Itar-Tass accusa la pellicola di “aver promosso la sottocultura delle persone dipendenti da droghe” e “idealizzato l’uso di narcotici”.
I proprietari dei cinema si sono ribellati alle multe sottolineando che il ministero della Cultura russo aveva approvato il film e che quindi le sanzioni sono ingiustificate.
Il film tutto sesso, droga e azioni di Scorsese non ha creato scompiglio solo in Russia, ma anche negli Usa.
Le vittime del vero e abile truffatore, Jordan Belfort, infatti, hanno alimentato di parecchio le critiche che già aleggiavano sul film.
Sarà stato per questo che The Wolf of Wall Street con ben cinque nominations all’Oscar è tornato a casa a mani vuote?
Resta il fatto che questo conturbante The Wolf of Wall Street di Scorsese, ha cavalcato l’onda del box office raggiungendo incassi record pari a 389 milioni di dollari.
Questa è una prova del fatto che il “purché se ne parli” funziona sempre…
Fonte: TMNews