Andrew Garfield sui supereroi: “L’idea del mondo salvato da un eroe è fallace”

Durante la promozione di 99 Homes (qui la recensione del film), Andrew Garfield non può evitare, chiaramente, che gli vengano rivolte domande in merito al suo passato come Spider-Man, visto che si è trattato di una rottura brusca e con degli strascichi di polemica piuttosto fastidiosi.

Così come Steven Spielberg (leggi qui) e Chris Evans (leggi qui), anche Garfield ha parlato dello stato attuale dei cinecomics: “Da un punto di vista del racconto, le mie prospettive si sono molto spostate. Voglio dire, sono stato Spider-Man, ero Spider-Man. E mentre invecchio penso ‘Cosa mostrerò ai miei figli?’ Ci potrebbero essere dei guai derivanti dal fatto che un uomo solo salvi l’umanità. È come se si abdicasse alla responsabilità comune. Abbiamo avuto grandi figure nel corso del tempo, pensate a Gandhi, a John Lennon, a Martin Luther King, chi vi pare. Hanno promosso grandi movimenti. C’era solo una persona con la sua faccia che ha portato i suoi doni a una comunità. L’idea che il mondo sarà salvato da una sola persona, uomo o donna, è fallace”.

Una prospettiva senza dubbio inedita quella di Garfield che, continuando, ha commentato il finale di The Amazing Spider-Man 2: “Quella è una delle mie parti preferite del film, una mia idea (…) Mi sento un po’ egoista ad ammetterlo ma ne sono davvero orgoglioso”. 

Fonte: MTV News

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