Nei panni di Loki: Tom Hiddleston si racconta in How to Be a Superhero

Tom Hiddleston in Thor the Dark World

Indossare i panni di un supereroe è un privilegio o una maledizione? How to Be a Superhero, nuovo libro di Mark Edlitz, ha cercato di rispondere a questa domanda andando direttamente alle fonti. E visto che un vero supereroe non è tale senza un supercattivo, non potevano mancare neppure interessanti interviste ad alcuni autorevoli rappresentanti di questa controversa categoria.

 

Ecco alcuni passaggi dell’intervista a Tom Hiddleston, il Loki dell’Universo Cinematografico Marvel, pubblicati in esclusiva da Comicbookmovie:

Edlitz: Michael Chabon ha chiamato l’outfit indossato dai supereroi “secret skin,” pelle segreta, ossia un mezzo per rivelare la vera natura del personaggio che la sta indossando. In che maniera il costume di Loki rappresenta la sua pelle segreta?

Hiddleston: Gli abiti di Loki sono di pelle nera, moleskin verde e oro lucido, stratificati in modo da rendere il personaggio elegante, per far risaltare la sua vanità e la sua inclinazione per la magia. Allo stesso modo è un costume adatto alle battaglie, una vera e propria armatura: i suoi vestiti sono la sua difesa dal mondo esterno, anche lo schema dei colori ed il design sembrano suggerirlo, facendolo apparire ostile, pericoloso. Il suo elmo di corna, indossato solo in particolari occasioni di estrema formalità ed in battaglia, è un accessorio emblematico di questo supercattivo: le corna evocano l’iconografia nordica in cui il personaggio affonda le sue radici, ma al tempo stesso esplicitano chiaramente il suo animo diabolico.

Edlitz passa poi ad un registro più personale, chiedendo a Tom se indossando il costume di Loki si sia sentito potente, se questo l’abbia aiutato a trasformarsi nel personaggio. Questa la risposta di Hiddleston:

L’uniforme di Loki mi fa certamente sentire più alto, massiccio e solido; il peso delle code di pelle del lungo soprabito mi dà la sensazione di essere più ancorato a terra, e le cinghie aderenti del pettorale lo rendono un vero e proprio corsetto d’armatura, la mia schiena sembra più alta e più dritta, le spalle più ampie. Sì, mi sento davvero potente e pericoloso.

Quale è stata la parte migliore di essere un supercattivo? Incalza ancora Edlitz, ed Hiddleston risponde che senza dubbio è la gioia che ha dato al pubblico di tutto il mondo, di tutte le età e culture, per aver reso reale uno di questi personaggi leggendari. “La massima aspirazione di un attore è di riuscire a creare una connessione, se riesco a coinvolgere gli spettatori sento di aver fatto il mio dovere”.

How to Be a Superhero, primo libro ad esplorare il fenomeno dei supereroi dal punto di vista degli attori, oltre a quella di Tom Hiddleston riporta le interviste di Clark Gregg (Agent Coulson), James Marsden (Cyclops), Lou Ferrigno (Hulk), Alan Cumming (Nightcrawler), Adam West (Batman), Tim Daly (Superman), Yvonne Craig (Batgirl), Julie Newmar (Catwoman), Kevin Conroy (Batman) e Dean Cain (Superman), senza dimenticare gli attori che hanno raffigurato Flash, Lex Luthor, Lous Lane, Spider-Man, Daredevil e molti altri. Alcune chicche: la prima intervista completa ad Adrienne Palicki sul suo pilot di Wonder Woman mai andato in onda; interviste a Stan Lee, Jon Favreau (Iron Man) ed al cast del film unrealesed dei Fantastici Quattro di Roger Corman.

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