Wonder Woman 2: Gal Gadot rinuncia al film se lo produrrà Brett Ratner

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Mentre sul web si rincorrono le notizie sugli scandali sessuali ad Hollywood che coinvolgono sempre più personaggi di rilievo dell’industria, un portavoce della Warner Bros fa sapere che Gal Gadot ha appena inoltrato alla produzione un ultimatum in merito a Wonder Woman 2: o me o Brett Ratner.

Come è stato reso noto nelle ultime ore grazie ad un lungo sfogo di Ellen Page, il regista e produttore di X-Men: Conflitto Finale si sarebbe macchiato di pesanti commenti omofobi nei confronti dell’attrice, diretta sul set del cinecomic nel 2005. Inserito quindi nella “lista nera” dei molestatori seriali, Retner aveva co-finanziato con la sua società RatPac-Dune le riprese di Wonder Woman, il film di Patty Jenkins con protagonista proprio la Gadot capace di incassare 821.7 milioni di dollari in tutto il mondo. Un successo che forse rischia di perdere la sua star dopo le recenti dichiarazioni.

Wonder Woman segna uno storico record al box office

Gal Gadot non tornerà in nessuno dei prossimi titoli DC, come Justice League 2, Flashpoint e Wonder Woman 2 se la Warner Bros non licenzierà Brett Ratner“, dichiara un insider.

Probabile dunque la stesura di un nuovo accordo della major con l’attrice per evitare qualsiasi eventuale, ed è il caso di dirlo, catastrofica conseguenza.

Cecilia Strazza
Cecilia Strazza
Nata a Roma nel 1990, Cecilia Strazza si è occupata per anni di analisi del film e critica cinematografica, collaborando con le riviste online Cinefilos.it e Sentireascoltare.com. Con Bakemono Lab ha pubblicato i volumi “Don’t you (forget about me): il cinema teen di John Hughes”, “Just like honey: il cinema di Sofia Coppola”, e con Bietti il saggio “Greta Gerwig: lo sguardo nuovo del cinema femminile“. Insieme a Chiara Guida e Davide Cantire è autrice e conduttrice del podcast “Cinema e…” e dal 2020 lavora in Wildside.
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