DC Universe: le cause del fallimento secondo Kevin Tsujihara

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Il parziale ma evidente fallimento della costruzione dell’universo DC al cinema ha portato produttori e realizzatori a riconsiderare le basi del progetto e i piani futuri, come confermato dal ceo della Warner Bros. Entertainment Kevin Tsujihara in un’intervista con il Los Angeles Times.

Nell’articolo, pubblicato ieri, Tsujihara pone l’attenzione su una nuova strategia degli studios adottata da Aquaman che proseguirà con i successivi capitoli in cantiere come Birds of Prey e Wonder Woman 1984, e lascia intendere che l’attenzione verso eroi di maggior richiamo come Superman e Batman verrà drasticamente ridotta:

Sembra che Shazam!, Joker, Wonder Woman 1984 e Birds of Prey ci porteranno sulla strada giusta perché abbiamo scelto le persone migliori per realizzarli. Tuttavia credo che l’universo non sia più così connesso come pensavamo sarebbe stato cinque anni fa. Vedrete sempre più attenzione verso le esperienze individuali intorno ai singoli personaggi e questo non significa che a un certo punto non torneremo all’idea di condivisione…È solo che questa ci sembra la strategia giusta per noi adesso.

Sulla trinità DC e sul domani dell’uomo d’acciaio e del cavaliere oscuro, l’amministratore delegato ha inoltre spiegato:

Quello che Patty Jenkins ha fatto su Wonder Woman ci ha fatto capire cosa potevamo tirar fuori da personaggi che non sono Batman e Superman. Ovviamente il nostro desiderio è mettere i due supereroi nel posto giusto e al momento giusto, realizzando film d’impatto, ma vi basti pensare ad Aquaman, che è un perfetto esempio di ciò che possiamo fare… Unicità e diversità di tono è ciò che vogliamo“.

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Fonte: LA Times

Cecilia Strazza
Cecilia Strazza
Nata a Roma nel 1990, Cecilia Strazza si è occupata per anni di analisi del film e critica cinematografica, collaborando con le riviste online Cinefilos.it e Sentireascoltare.com. Con Bakemono Lab ha pubblicato i volumi “Don’t you (forget about me): il cinema teen di John Hughes”, “Just like honey: il cinema di Sofia Coppola”, e con Bietti il saggio “Greta Gerwig: lo sguardo nuovo del cinema femminile“. Insieme a Chiara Guida e Davide Cantire è autrice e conduttrice del podcast “Cinema e…” e dal 2020 lavora in Wildside.
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