Martin Scorsese The Irishman
Foto di Aurora Leone © Cinefilos.it

Il leggendario regista Martin Scorsese ha ammesso di non sapere quali siano i supereroi dell’Universo Cinematografico Marvel… e, a quanto pare, non gli interessa saperlo! Le recenti dichiarazioni di Scorsese (“I film di supereroi non sono cinema”) hanno fatto il giro del mondo e scatenato le ieri di tantissimi fan della Casa delle Idee. C’è anche però chi ha saputo ironizzare sulla questione, come la stessa figlia del regista, Francesca, che ha ben pensato di incartare i regali di Natale indirizzati al suo illustre papà con della carta a tema Marvel!

 

Certo, per alcuni, pensare che Martin Scorsese non sappia neanche chi siano i supereroi Marvel può essere semplicemente assurdo, dal momento che Avengers: Endgame è diventato il più grande incasso nella storia del cinema, con il marketing del film che ha invaso praticamente ogni tipo di media. Ma anche prima del successo di Endgame, la Marvel ha dominato il box office mondiale per oltre un decennio. Il primo film del MCU, Iron Man, uscito nel 2008, ha sancito l’inizio di una nuova era per i film di supereroi e ha contribuito a rilanciare la carriera di Robert Downey Jr.; dall’uscita del film, i personaggi e le storie del MCU sono diventati sempre più interconnessi, fino al culmine di un arco narrativo lungo ben 11 anni, la chiusura di un cerchio rappresentata appunto da Endgame. 

Ospite di una delle celebri roundtable di THR organizzata in occasione dell’award season, Martin Scorsese ha risposto candidamente alle critiche che gli sono state mosse per i suoi commenti in merito ai film di supereroi. Quando il moderatore della tavola rotonda ha sottolineato che il regista avesse espressamente criticato i film della Marvel, lo stesso Scorsese ha replicato: “Ho detto film di supereroi, non ho mai detto film della Marvel. Neanche conosco i supereroi della Marvel. Mi ricordo che la Marvel realizzava fumetti”. 

Tornando invece sulle sue dichiarazioni secondo le quali i film di supereroi non sarebbero cinema ma soltanto dei grandi parchi giochi, il regista ha preferito anche una volta spiegarsi meglio: “Ricordo che quando venne costruita Disneyland, una delle aspirazioni degli studio era quella di diventare importante nella cultura americana proprio come Disneyland. Il primo studio a fare una cosa del genere è stata la Universal con i suoi tour, con i suoi blockbuster in cima alle attrazioni. Il senso dei parchi a tema è sempre stato questo. Non è una cosa cattiva. Tutti si divertono nei parchi giochi. Soltanto che adesso in un parco divertimenti ci sono anche i film.”

Fonte: ScreenRant

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