Marvel: il Multiverso sta “rovinando” le morti del MCU?

Il regista di What If...? ha avuto modo di riflettere sull'impatto che il Multiverso avrà sul MCU, in particolare sulle morti che abbiamo visto al cinema.

La prima stagione di What If…? si è ufficialmente conclusa lo scorso mercoledì. La prima serie animata dei Marvel Studios ha segnato un ulteriore passo avanti nell’esplorazione del Multiverso ormai in continua espansione, mostrando versioni alternative di mondi, storie e personaggi già apparsi nei film destinati negli anni al grande schermo.

 

Naturalmente, una delle più grande domande che ci ha lasciato il finale di stagione di What If…? è come quello che abbiamo visto si collegherà al più ampio MCU, soprattutto ora che il concetto di Multiverso si appresta a diventare sempre più importante nella narrativa della Fase 4.

Nonostante i Guardiani del Multiverso abbiano sconfitto Ultron, permettendo a quasi tutti i membri del team di tornare alla propria linea temporale, Natasha Romanoff è riuscita a ritornare nell’universo esplorato nel terzo episodio, che aveva perso la sua Vedova Nera a causa di Hank Pym. Ciò ha dato origine ad un’accesa discussione sui concetti di “conseguenza” e “morte” all’interno del MCU, tema affrontato anche dal regista di What If…?, Bryan Andrews, in una recente intervista.

Andrews ha parlato con Variety (via The Direct) della prima stagione dello show, soffermandosi sull’ipotesi che le morti del MCU stiano perdendo di significato ora che esiste il Multiverso. Secondo Andrews, la sfida più grande quando si tratta del Multiverso è quella di avere tante versioni dello stesso personaggio, anche se, alla fine, i fan si ritrovano comunque a “guardare una sola una storia alla volta”.

Secondo il regista, la strada intrapresa da lui e il suo team è quella giusta, al di là di quali varianti siano vive o morte in un altro universo. Per Andrews, l’obiettivo è garantire sempre e comunque una storia avvincente.

Il Multiverso nel MCU, l’azione nel presente e il problema delle versioni alternative

Il regista ha anche specificato che la parte più importante della storia è “cosa sta succedendo in quel momento, nel presente”, piuttosto che quante versioni di quel personaggio del MCU esistono altrove, nel Multiverso. Ciò che dal suo punto di vista ha contribuito al successo della serie è stata proprio l’imprevedibilità di ciò che effettivamente sarebbe apparso sullo schermo con ogni singola storia, aspetto che il regista ha apprezzato immensamente.

Sembra chiaro, quindi, che Andrews e il team di What If …? volevano assicurarsi che l’attenzione dei fan rimanesse su ciò che accadeva sullo schermo, e non su quante versioni alternative dei vari eroi esistessero altrove nel Multiverso.

- Pubblicità -