MCU: per James Gunn le morti degli eroi dovrebbero essere “permanenti”

James Gunn ha discusso dell'importanza della morte nel MCU, spiegando perché dal suo punto di vista dovrebbe trattarsi di qualcosa di permanente...

Il tema della morte è sempre stato uno degli argomenti più discussi in relazione ai fumetti Marvel e, naturalmente, alla controparte cinematografica, ossia il MCU. Soprattutto negli ultimi anni, sembra essersi un po’ perso il significato che un evento così tragico possa assumere all’interno dell’arco narrativo di una determinata storia o di un determinato personaggi: spesso nei fumetti, i fan hanno assistito a resurrezioni che avevano poco senso e che privavano la narrativa di un aspetto drammatico fondamentale, togliendo di conseguenza credibilità a qualsiasi personaggio.

 

Tuttavia, è innegabile quanto l’Universo Cinematografico Marvel abbia affrontato il tema della morte in maniera decisamente più seriosa. A parte coloro che sono scomparsi in seguito allo Snap di Thanos in Avengers: Infinity War, nessuno è davvero morto e tornato poi dall’aldilà, fatta eccezione per Gamora (ma in questo caso la questione è abbastanza delicata, essendo la versione del personaggio attualmente in vita nel MCU totalmente diversa).

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James Gunn ha ucciso il personaggio di Yound (intepretato da Michael Rooker) in Guardiani della Galassia Vol. 2, spezzando il cuore a tutti i fan del personaggio. Ora, attraverso il suo account Twitter, il regista e sceneggiatore ha spiegato perché, dal suo punto di vista, la morte è un concetto che deve necessariamente avere un significato all’interno del MCU e, di conseguenza, essere qualcosa di permanente. “Per me c’è una differenza tra morti veramente significative e morti causate da colpi di scena… quelle in cui qualcuno sembra morto e poi, in realtà, non lo è”, ha spiegato Gunn. “Se scegli consapevolmente di fare morire dei personaggi, come Yondu o Tony Stark… riportarli indietro equivale a fare della narrativa scadente.”

La morte avrà un peso in Guardiani della Galassai Vol. 3?

Il pensiero di Gunn è assolutamente condivisibile e in linea con quello del presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, che in passato aveva più o meno usato parole simili quando si era ritrovato a discutere della morte all’interno dell’Universo Cinematografico Marvel. Ora, la vera domanda è: Gunn ucciderà qualcosa dei personaggi principali nell’attesissimo Guardiani della Galassia Vol. 3? Al momento è impossibile dirlo, ma lo stesso regista ha già dichiarato di aver pianto molto durante la stesura dello script, quindi è molto probabile che il nuovo film dedicato alle avventure di Star Lord & co. ci riservi più di un momento emozionante.

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